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Il sindaco Ignazio Marino indagato a Roma per truffa

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Una tegola giudiziaria si è abbattuta sul sindaco Ignazio Marino per un'inchiesta nei suoi confronti su presunte irregolarità nei pagamenti a collaboratori effettuate dalla onlus Imagine, il cui fondatare, nel 2005, è proprio il sindaco chirurgo, per portare aiuti umanitari in Honduras e Congo. ...

Una tegola giudiziaria si è abbattuta sul sindaco Ignazio Marino per un’inchiesta nei suoi confronti su presunte irregolarità nei pagamenti a collaboratori effettuate dalla onlus Imagine, il cui fondatare, nel 2005, è proprio il sindaco chirurgo, per portare aiuti umanitari in Honduras e Congo.

Un’indagine che, stando ad indiscrezioni, si dovrebbe chiudere presto con un’archiviazione. La nuova grana giudiziaria giunge in una giornata caratterizzata dall’ennesima polemica tra Marino e il ministro Alfano accusato di non garantire la sicurezza dei cieli di Roma con esplicito riguardo al volo non autorizzato dell’elicottero in occasione dei contestatissimi funerali-show dei Casamonica.

In merito il sindaco ha dichiarato che “in una città in cui lo Stato non ha garantito la sicurezza dello spazio aereo, con l’intrusione di oggetti volanti non identificati credo sia giusta la decisione di responsabilizzare prefetto e Governo”.

Per quanto riguarda l’inchiesta giudiziaria che pende sul capo del sindaco di Roma, la procura capitolina ha recentemente iscritto Marino nel registro degli indagati assieme alla direttrice generale Rosa Garofalo e un ex dipendente Claudio Pignatelli. L’accusa è quella di truffa ma al vaglio degli inquirenti c’è anche l’ipotesi di falso.

Della vicenda relativa alla Onlus di Marino si era già parlato in occasione della battaglia politica alla vigilia del ballottaggio tra il candidato dem e il sindaco uscente Gianni Alemanno.

Un dossier pubblicato sui alcuni quotidiani di centrodestra aveva rivelato un giro di presunti pagamenti irregolari dell’associazione, effettuati con l’intento di frodare il fisco. Un’accusa che fu strumentalizzata dall’avversario Alemanno per screditare l’avversario ed eliminarlo dalla contesa elettorale. Ignazio Marino ha ribadito di essere parte lesa sulla vicenda e di non aver mai ricevuto alcun avviso di garanzia in questa vicenda, addirittura preannunciando querele per diffamazione. Proprio lo stesso Marino sollecità l’intervento della magistratura per chiedere l’intervento dei magistrati denunciando furti e sabotaggi misteriosi nella sede della onlus, oggetto dell’inchiesta.