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Ilaria Salis lancia l'appello dal carcere in Ungheria: "Non abbandonatemi"

Carcere Ilaria Salis

In un recente incontro con il deputato del Partito Democratico, Ilaria Salis ha avuto modo di parlare della sua prigionia in Ungheria.

Nonostante gli sforzi diplomatici continua la prigionia in Ungheria della concittadina Ilaria Salis che, di recente, ha avuto modo di parlare della sua nuova vita con il deputato del Partito Democratico Paolo Ciani. Tra le difficoltà iniziali legate alla lingua e gli sforzi per ottenere i domiciliari, la donna ha aggiunto di non voler essere abbandonata al suo destino.

La barriera linguistica

Condivide la cella con altre sette persone, le docce sono in comune e ogni detenuta ha diritto ad un’ora di aria al giorno. Questa è la situazione raccontata da Ilaria Salis nel carcere di Gyorcsi Ucta a Budapest mentre attende la prossima udienza del suo processo, fissata per il 28 marzo. Nel frattempo però si sta lavorando per permetterle di ottenere i domiciliari, con i genitori che si stanno mettendo al lavoro per trovare un’appartamento dove potrà scontare la pena, sempre se riceverà il via libera dalle autorità.

Ilaria ha però avuto modo di raccontare più nel dettaglio la sua esperienza attraverso la visita del deputato del Partito Democratico Paolo Ciani. La donna ha sottolineato come inizialmente tutti le parlassero in ungherese e, non conoscendo la lingua, non era in grado di comprendere nulla di ciò che le veniva detto. In tal senso è stato però fatto un passo in avanti, perché ora i documenti del caso saranno disponibili anche in Italiano.

L’attenzione sul caso

Ilaria ha poi ringraziato il deputato perché sente che le cose, negli ultimi tempi, siano un po’ migliorate e crede che tutto sia merito dell’attenzione che l’opinione pubblica e la politica italiana hanno iniziato a dare al suo caso. Anche Tajani ha parlato della situazione esprimendo la sua volontà per fare tutto il possibile per aiutarla.

La detenuta ha espresso il desiderio di tornare in Italia ma ha anche dichiarato che probabilmente ottenere i domiciliari potrebbe essere un primo passo per rendere questo suo sogno una realtà. Ma ha anche un altro desiderio, quello di tornare ad insegnare. Ilaria ha poi chiesto al deputato di rimanere in contatto, in modo tale da non essere dimenticata dal suo paese.