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Incendio Ciampino: porte e finestre chiuse in otto comuni e l'atavico problema rifiuti a Roma

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Il presidente della Regione Lazio invita alla prudenza: lavare con cura frutta e verdura.

Si estendono a ben 8 comuni le prescrizioni della Regione Lazio a tutela della salute degli abitanti dei centri vicini a Ciampino. In queste città si consiglia di tenere porte e finestre chiuse a causa dei livelli alti di diossina sprigionati nell’aria a seguito di un incendio di sabato scorso.

Incendio a Ciampino: “Tenere porte e finestre chiuse”

Sono passati ormai 5 giorni dall’incendio a Ciampino. Le fiamme dell’impianto di stoccaggio di rifiuti ha reso irrespirabile l’aria attorno al centro. Ma c’è un nemico invisibile che può nuocere gravemente alla salute degli esseri umani: la diossina. I composti tossici sono stati rilevati dagli esperti di Arpa Lazio che stanno monitorando tutte le aree circostanti, compresa quella di Ciampino.

Oltre alle diossine, Arpa ha rilevato la presenza di benzopirene oltre valori accettabili.

 

Otto comuni a rischio: le indicazioni della Regione

Le nuove indicazioni della Regione Lazio riguardano i residenti dei comuni di Ciampino, Marino, Albano, Grottaferrata, Castel Gandolfo, Ariccia, Lanuvio e Frascati. Alla popolazione viene prescritto di tenere chiuse porte e finestre, limitare gli spostamenti e l’utilizzo del condizionatore (veicolo di sostanze tossiche), ma anche di lavare frutta e verdura prima del consumo.

Dal quartier generale della Garbatella fanno sapere che “la prudenza è il faro che deve guidarci”. “Il nostro dovere – fa sapere il governatore Francesco Rocca – è quello di fare di tutto per proteggere la salute delle nostre comunità”.

Cosa sta succedendo dopo l’incendio a Ciampino?

Le disposizioni regionali hanno creato non poco sconcerto. Il capo della Regione Rocca vuole scongiurare il pericolo allarmismo: “È stato fatto il punto della situazione – fa sapere – tra poco avremo i nuovi dati dalle centraline Arpa e su quelli verranno modulate le misure della Asl Roma 6 che al momento permangono”.

La situazione appare sotto controllo, tanto è vero che non è mai stata bloccata la vendita di alimenti, ricorda Rocca, “altrimenti – aggiunge – sarebbe stata emanata un’ordinanza che sarebbe andata in una direzione differente”. Resta fermo l’invito alla prudenza, e a lavare frutta e verdura con accuratezza.

Il problema rifiuti a Roma e il termovalorizzatore della discordia

Tra le popolazioni attorno alla capitale serpeggiano i malumori per i continui incendi dei rifiuti, per l’atavico problema della gestione, mai risolta, e che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, vorrebbe risolvere con un progetto di inceneritore termovalorizzatore oggetto di divisioni e scontri politici.