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Isis: 4 calciatori siriani decapitati davanti ai bambini

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Isis, nuova barbarie. Uccisi quattro calciatori davanti a famigliari e bambini. La loro colpa è stata giocare a calcio a Raqqa. Questa volta, sono stati quattro calciatori siriani le vittime dell'Isis. Proprio sulla fine del periodo degli Europei, in cui le nazioni sono unite per sostenere la p...

Isis, nuova barbarie. Uccisi quattro calciatori davanti a famigliari e bambini. La loro colpa è stata giocare a calcio a Raqqa.

Questa volta, sono stati quattro calciatori siriani le vittime dell’Isis. Proprio sulla fine del periodo degli Europei, in cui le nazioni sono unite per sostenere la propria squadra, Osama Abu Kuwait, Ihsan Al Shuwaikh, Nehad Al Hussen e Ahmed Ahawakh sono stati decapitati in piazza. Numerosi bambini e i famigliari delle vittime sono stati costretti ad assistere.

I quattro calciatori giocavano nell’Al-Shabab Sport club. Sono state designati perché il calcio è contrario all’Islam. A riportare l’episodio, sono stati gli attivisti anti-Islam locali. Queste persone, che ogni giorno rischiano la vita nelle loro case, si sono uniti nel gruppo RBBS (Raqqa is Being Slaughtered Silently). Raqqa è stata occupata dall’Isis più di di due anni fa. Da allora il calcio è vietato in quanto pratica occidentale e anti-islamica.

Sono stati numerosi gli episodi finalizzati alla punizione per coloro che seguono lo sport occidentale. Nel 2015 erano stati giustiziati 13 adolescenti, colpevoli di aver guardato la partita della Coppa d’Asia tra Iraq e Giordania. Avevano assistito all’evento sportivo nella città irachena di Mosul – sotto il controllo dell’Isis. A Maggio di quest’anno, invece, un uomo armato di kalashnikov aveva compiuto una strage all’interno di un fan club del Real Madrid. 16 morti e 50 feriti.