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Istat, l'11,9% degli italiani vive in famiglie con disagi

Istat, l'11,9% degli italiani vive in famiglie con disagi

Rivelati i primi dati Istat 2016 riguardo al mercato del lavoro. Per gli under35 ancora alti i livelli di disoccupazione,11,9% degli italiani con disagi

La crisi economica, nonostante i segnali di miglioramento delle condizioni economiche degli italiani, non lascia tregua. Lo riferisce l’Istat confermando per il 2016 la quota di 11,9% di persone che si trovano a vivere in famiglie con sintomi di disagio. Viene così pressoché confermato il dato del 2015.

In audizione sul Def con le commissioni Bilancio del Parlamento, Roberto Monducci, direttore del dipartimento per la produzione statistica dell’Istat, così si è espresso: “Nonostante il miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie, nel 2016 non si è osservata una riduzione dell’indicatore di grave deprivazione materiale, corrispondente alla quota di persone in famiglie che sperimentano sintomi di disagio”.

Disoccupazione giovanile

Dal report ancora parziale riguardo al 2016, si evidenzia una situazione ancora sfavorevole in merito al lavoro per la fascia di età 25-34 anni. “Nel primo trimestre abbiamo registrato una forte turbolenza sul piano produttivo che implica un’accelerazione”. Quindi “potremmo avere un problema nel primo trimestre ma lo scenario in corso d’anno è positivo” e fa sperare in una “progressiva accelerazione” per raggiungere il target di crescita dell’1,1% del Prodotto interno lordo. Infatti “una crescita nel primo trimestre in linea o inferiore a quella osservata negli ultimi tre mesi del 2016”, ovvero dello 0,2%, “richiederebbe, ai fini del raggiungimento degli obiettivi indicati dal governo per il 2017, una accelerazione dei ritmi di espansione nei trimestri successivi”.

I dati quindi sono solo in parte confortanti, ammesso che intervenga un’accelerazione nei prossimi mesi. Intanto la situazione del mercato del lavoro per gli under 35 getta ancora segnali d’allarme. È stata effettuata una comparazione tra i tassi di permanenza e transizione degli occupati, registrati tra il quarto trimestre 2015 e il quarto trimestre 2016, con quelli degli analoghi periodi di due anni precedenti. “Il 21,2% dei 25-34enni disoccupati nel quarto trimestre del 2015 è occupato un anno dopo, il 43,8% risulta ancora disoccupato e il 35% inattivo. La quota di giovani che ha trovato lavoro nel periodo è più bassa sia rispetto a quella registrata nello stesso periodo dell’anno precedente (27,9%) sia di due anni prima (24,4%).