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Jerry Calà appoggia governo Lega-M5S. Di Maio: libidine

Jerry Calà

Il governo Lega-M5S ottiene l'endorsement di un altro vip. Su Twitter, inoltre, il comico Jerry Calà critica i provvedimenti dell'esecutivo Renzi.

Il MoVimento 5 Stelle incassa l’appoggio di un altro comico. Dopo Beppe Grillo, è l’attore e cabarettista Jerry Calà a criticare il governo Renzi e a invitare i detrattori del governo a lasciar lavorare Lega e M5S. Jerry Calà lancia infatti una frecciatina sul mantra che ogni opposizione fa quando deve criticare i provvedimenti della maggioranza, vale a dire: dove trovano i soldi. Visto che, purtroppo, ancora non crescono sugli alberi l’attore chiede quindi al precedente governo di svelare “dove ha preso tutti quei miliardi per salvare le banche”. La risposta non è ancora arrivata, ma per Luigi Di Maio è già “libidine”.

Jerry Calà appoggia il governo

Il governo Lega – M5S ottiene l’endorsement anche di Jerry Calà. Il popolare comico infatti si è schierato apertamente con l’esecutivo gialloverde e ieri su Twitter ha cinguettato: “Tutti in tv si chiedono dove troverà questo governo i soldi per mantenere le promesse elettorali. – aggiungendo – Basterebbe che il precedente governo gentilmente svelasse dove ha preso tutti quei miliardi per sa salvare le banche…”.

Non sono mancate le reazioni della rete, con chi ha sostenuto apertamente la posizione dell’attore e chi, invece, gli ha chiesto di continuare a fare il comico e di non intromettersi nella politica. Forse qualcuno ha infatti magari temuto che dopo Beppe Grillo anche Jerry Calà decidesse di fondare un partito. A rilanciare invece con soddisfazione il tweet del cabarettista è Luigi Di Maio.

Jerry Calà

Il leader del MoVimento 5 Stelle, infatti, posta sulla sua pagina Facebook il post dell’ex Gatto (di Vicolo Miracoli), con tanto di citazione dell’attore a commento: “Libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi”. Un post che è immediatamente piaciuto agli attivisti grillini, tanto da raggiungere in poche ore più di 46mila like e 37mila condivisioni.

Reddito di cittadinanza

In attesa di sapere dove il governo Renzi ha preso i miliardi per salvare le banche (ma meno i correntisti), il vicepremier pentastellato sembra intenzionato battere cassa all’Europa. Stando ad alcune indiscrezioni, infatti, Luigi Di Maio vorrebbe chiedere a Bruxelles di non legare il rapporto deficit /PIL alle riforme fiscali e a quelle del sostegno al reddito.

Il MoVimento 5 Stelle, infatti, nonostante il sostegno di vip e meno vip deve fare i conti, e proprio il caso di dirlo, con le casse dello Stato ma soprattutto con i propri elettori. Anche il presidente della Camera Roberto Fico, intervistato dal vicedirettore de Il Fatto Quotidiano Marco Lillo al Festival di Polignano a mare “Il libro possibile”, ha infatti avvertito: “Il progetto sul reddito cittadinanza è una delle prime cose che vanno fatte e si deve lavorare affinché si realizzi”.

“Uno dei motivi per cui hanno votato il M5S è che finora il M5S ha mantenuto tutte le promesse che ha fatto. Dobbiamo realizzarlo il prima possibile o sarà la morte del MoVimento 5 Stelle, – avverte – ma non c’è dubbio che si farà”. Dove i pentastellati attingeranno per coprire le spese del provvedimento non è ancora chiaro, visto che anche il taglio dei cacciabombardieri statunitensi F-35 è saltato e l’Italia, quindi, non potrà contare su quei 10 miliardi tanto evocati quando i 5 Stelle erano all’apposizione.