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Kata, bimba scomparsa a Firenze: le ricerche continuano con i droni

Carabinieri

Le ricerche della piccola Kata, la bambina di 5 anni scomparsa a Firenze, vanno avanti con i droni.

Continuano le ricerche della piccola Kata, la bambina di 5 anni scomparsa a Firenze lo scorso sabato. Si sospetta il sequestro di persona e per trovarla sono stati impiegati anche i droni.

Kata, bimba scomparsa a Firenze: le ricerche continuano con i droni

L’ipotesi di reato per la scomparsa della piccola Kata, di soli 5 anni, è di sequestro di persona a scopo di estorsione, legato forse al racket degli affitti dei posti letto. Le ricerche della piccola vanno avanti sensa sosta, anche con l’uso dei droni e delle termocamere, in grado di rilevare a distanza la temperatura umana. Centinaia di volontaria si stanno alternando in parchi, giardini e strade dei quartieri e in serata si è tenuta una fiaccolata, organizzata dagli inquilini dello stabile dove la piccola vive con la madre e il fratellino.

Nel pomeriggio di ieri, la mamma della piccola è stata portata all’ospedale fiorentino di Careggi. Si pensava ad un malore ma poi si è scoperto che aveva ingerito una piccola quantità di candeggina. Anche il padre della vittima ha tentato due volte il suicidio ingerendo del detersivo, sia in carcere che in ospedale. Secondo gli agenti non è coinvolto nella scomparsa della figlia.

Kata, bimba scomparsa a Firenze: le indagini

Il sequestro è lo scenario principale in questo momento. La bambina non è stata trovata nelle perquisizioni dello stabile e se fosse uscita da sola sarebbe stata vista dai residenti e segnalata. Quindi l’unica ipotesi al momento è che qualcuno l’abbia portata via. Lo zio ha spiegato che la controllava dalla finestra e improvvisamente non l’ha più vista. La bambina potrebbe essere uscita dal cancellino su via Boccherini, da cui passano gli occupanti. Un’altra possibilità, difficile per un bambino se non viene aiutato, è un cancellino pieno di ruggine che fa accedere al condominio accanto.

I carabinieri stanno scartando segnalazioni e piste infondate, come la telefonata ricevuta da un’amica della madre che diceva che aveva la bambina. Probabilmente si tratta di un mitomane. Stanno, invece, guardando le telecamere del quartiere e stanno controllando gli occupanti abusivi dello stabile. Due stranieri si sono allontanati per evitare controlli. Il generale dei carabinieri Gabriele Vitagliano ha sottolineato che finora gli approfondimenti sugli occupanti non ricollegano nessuno di loro alla scomparsa di Kata. Seguita anche la pista dei litigi all’interno dello stabile.