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L'addio ad Irene Sala: i funerali della 17enne che ha perso la vita nell'incidente stradale a Rezzano

Irene Sala morta a 17 anni nell'auto guidata dall'amico senza patente: lacrime al funerale

Si sono svolti oggi i funerali della giovane 17enne che ha perso la vita sabato scorso nell'incidente sabato scorso a Rezzato, nel bresciano.

É una bara bianca ad accogliere la salma di Irene Sala, la 17enne morta nell’incidente di sabato scorso a Rezzato, in provicina di Brescia.

Il funerale di Irene Sala

Lì a dirle addio c’erano tutti, dai parenti, passando per gli amici fino ad arrivare ai semplici conoscenti: erano tutti presenti al funerale di questo pomeriggio alle 15 a Villanuova. Tutti in un mare di lacrime.

Non c’erano fiori per Irene, solo dolore e disperazione di coloro che hanno deciso di star vicino ai genitori della 17enne.

Il funerale di Irene Sala: l’incidente di Rezzato in cui hanno perso la vita i cinque giovani

Ricordiamo che l’incidente è avvenuto intorno alle 22.30 di sabato scorso ed è stato fatale non solo per Irene, bensì pure per gli altri 4 ragazzi, di età compresa fra i 19 ai 22 anni. Tutti erano a bordo della Polo, che si è poi schiantata contro un bus. In aggiunta, uno dei ragazzi, Salah Natiq era alla guida della vettura, senza però ancora aver preso la patente. Gli inquirenti, infatti, sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. 

Il funerale di Irene Sala: l’addio del suo papà

Comunque, la funzione ha avuto inizio alle 15 dopo una breve processione che ha visto la bara muoversi dalla sua abitazione fino alla parrocchia del paese. Allo stesso orario, a Sabbio Chese, si sono svolti pure i funerali di Dennis Guerra, l’altro giovane deceduto nello schianto. Per quanto riguarda le salme degli altri, quindi Salah Natiq, il cugino Imad, e Imad El Harram, esse verranno tumulate in Marocco.

Durante il discorso, il parroco di Villanuova si è rivolto all’anima di Irene,  pregandola di “aiutare i tuoi genitori e gli amici nello strazio“.

A dire addio alla giovane ovviamente il suo papà, che la ricorda come una fanciulla buona:

“Chiedo a tutti di non giudicare, ma di essere solo uniti. Non hai mai condannato nessuno, non parlava mai male di nessuno. Vorrei che fosse morta per un motivo serio. Prendete come esempio il mutuo
aiuto che contraddistingueva ogni suo gesto”.