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L’allarme del Consiglio dei rifugiati: “I russi controllano quasi tutta Severodonetsk”

Lo stabilimento colpito

Jan Egeland, lancia l’allarme a nome del Consiglio norvegese dei rifugiati che in città aveva la sua sede: “I russi controllano quasi tutta Severodonetsk”

L’allarme arriva dal Consiglio norvegese dei rifugiati: “I russi controllano quasi tutta Severodonetsk”. Di fatto la città è diventata una nuova Mariupol e il simbolo della nuova offensiva di Mosca in Donbass. Il centro abitato aveva più di 100mila abitanti prima della guerra ma oggi è di fatto il fronte attivo di una offensiva che ne ha messo al centro il valore strategico. Il Consiglio norvegese per i rifugiati ha dichiarato che qui c’è il rischio che 12mila civili rimangano intrappolati. 

“I russi controllano quasi tutta Severodonetsk”

Chi lo dice? Senza mezzi termini è stato il segretario generale del Consiglio norvegese per i rifugiati Jan Egeland: “Sono inorridito nel vedere Severodonetsk, la fiorente città dove avevamo il nostro quartier generale operativo, diventare  l’epicentro di un altro capitolo della brutale guerra in Ucraina”. E ancora: “Temiamo che fino a 12mila civili rimangano intrappolati nel fuoco incrociato della città, senza sufficiente accesso ad acqua, cibo, medicine o elettricità”. 

Colpito un deposito di acido nitrico

Gli ultimi bombardamenti di terra hanno intanto colpito anche il serbatoio di un’industria chimica. L’allarme è del governatore della regione Serhiy Gaidai: il quel sito era contenuto acido nitrico: “L’acido nitrico è pericoloso se inalato, ingerito e se entra in contatto con la pelle”. Sempre secondo Gaidai, al momento il 90% della città è stato distrutto.