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È possibile ripresentare la domanda del bonus 200 euro se respinta? Tutti i dettagli

Cosa fare se il Bonus 200 euro non è stato concesso

È possibile ripresentare la domanda del bonus 200 euro se respinta? L'Inps fa sapere che l'eventualità è prevista e spiega come fare per il riesame

La domanda se la stanno ponendo in molti: è possibile ripresentare la domanda del bonus 200 euro se respinta? Ecco cosa devono fare i cittadini che hanno trovato la “spunta rossa” sul sito dell’Inps sulla loro richiesta per fronteggiare il caro crisi. Il dato è che è previsto un secondo tentativo nel caso ci sia stato il no all’agevolazione prevista dal governo Draghi.

Ripresentare la domanda del bonus 200

Infatti l’Inps accetta il riesame dell’istanza entro fine febbraio 2023, cioè a 90 giorni dalla pubblicazione del “Riesame delle domande respinte”. Le modalità di questa procedura sono del tutto online e sono attuabili sulla stessa schermata della propria istanza rifiutata. C’è un apposito spazio in cui si può motivare le proprie ragioni ed un pulsante per “uppare” eventuali nuovi documenti. Il bonus 200 euro viene elargito una tantum ed è stato stanziato dal governo Draghi per essere poi inserito nell’ultimo Decreto aiuti per famiglie e imprese.

Le modalità e i tempi di riesame

Lo scopo era ed è quello di arginare l’aumento delle spese relative al caro bollette e all’inflazione. Un buon numero di istanze erano state respinte e per ripresentare la richiesta se si ritiene di essere stati ingiustamente esclusi dal diritto di ricevere i 200 euro bisogna “loggarsi” sulla stessa pagina e compilare gli spazi che compaiono sotto la dicitura “respinta”. Inps fa sapere che “il termine, da ritenersi non perentorio, per proporre istanza di riesame è di 90 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente messaggio” alla data del 30 novembre 2022.