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Livorno, incidente in moto: Christian Volpi perde le gambe. Raccolti 100.000 euro per cure e protesi

Incidente

La raccolta fondi per il 22enne Christian Volpi, al quale sono state amputate le gambe in seguito a un incidente in moto, ha superato i 100 mila euro.

La raccolta fondi creata per Christian Volpi, il 22enne al quale sono state amputate le gambe in seguito a un drammatico incidente in moto, ha superato i centomila euro, cifra minima indispensabile da raggiungere per consentire al ragazzo di ricevere tutte le cure mediche e riabilitative necessarie e, in futuro, delle protesi che sostituiscano gli arti inferiori asportati.

Christian Volpi, incidente in moto: l’amputazione delle gambe

Nella serata di mercoledì 12 maggio, Christian Volpi è rimasto coinvolto in un incidente stradale mentre si trovava a bordo del suo scooter. Dopo il violento impatto, il ragazzo è stato immediatamente soccorso da un impiegato della linea di supermercati Pam e da due guardie giurate: i tre uomini sono riusciti a salvare la vita del 22enne utilizzando lacci, cinture e giacconi per bloccare la copiosa emorragia evidenziata nella zona dell’inguine. L’intervento degli uomini ha salvato la vita di Christian Volpi che, perà, ha subito l’asportazione degli arti inferiori.

In seguito alla diffusione della notizia riguardate la tragedia – avvenuta in via di Levante, in provincia di Livorno – che ha coinvolto il giovane sportivo appassionato di canoa, i suoi amici hanno deciso di avviare una raccolta fondi al fine di ottenere una somma pari a 100 mila euro. Una simile quantità di denaro, infatti, risulta essere indispensabile per garantire a Christian Volpi le migliori cure possibili e l’installazione, in futuro, di protesi che sostituiscano le gambe perdute.

Christian Volpi, incidente in moto: raccolta fondi supera i 100 mila euro

L’obiettivo auspicato dagli amici del 22enne è stato raggiunto e superato a distanza di soli tre giorni dall’improvviso incidente. Una simile circostanza e tutto il sostegno mostrato da coloro che hanno partecipato alla raccolta hanno profondamente commosso il padre del ragazzo, Roberto Volpi.

Nella giornata di venerdì 14 maggio, durante la permanenza di Christian Volpi in rianimazione, l’uomo ha tentato di spiegare al figlio quanto amici ed estranei stavano facendo per lui. A questo proposito, il padre del giovane ha spiegato: “Non può rendersene ancora conto perché finché era in rianimazione non poteva comunicare con nessuno. Ho ricevuto chiamate da tutta Italia, anche dal presidente della Federazione italiana canoa e kayak, Luciano Buonfiglio, che giovedì scorso (nel giorno della sua elezione nella giunta del Coni) ha pianto con me al telefono. Christian lo conoscono in tanti, due settimane fa era a Milano per i campionati italiani di canoa, con i ragazzi che allena. Mi hanno contattato anche da alcune associazioni per fornirgli le protesi. Lui non vede l’ora di tornare a bordo e riprendere il lavoro iniziato con i suoi allievi. Il simbolo della nostra società, l’Unione canoisti livornesi, è l’araba fenice. Risorge dalle ceneri: ora non è più solamente una storia sportiva, sarà anche umana”.

Il 22enne, dopo il breve ricovero in rianimazione, è attualmente cosciente e, pertanto, è stato trasferito nel reparto diortopedia.

Christian Volpi, incidente in moto: l’emozione del padre

I centomila euro raccolti con la campagna dedicata a Christian Volpi, destinati a crescere ulteriormente, saranno usati esclusivamente per le cure alle quali il giovano sportivo dovrà sopporti e per il percorso di riabilitazione che dovrà a breve affrontare.

In merito al denaro ricevuto e alle difficoltà che il 22enne dovrà affrontare, Roberto Volpi ha dichiarato: “Gli aprirò subito un libretto e useremo quei soldi per tutte le cure che gli serviranno. Ce la farà: quando l’ho visto, era lucido, concentrato sui suoi obiettivi e desideroso di ritornare in canoa. Gli stessi psicologi sono rimasti stupiti, mi hanno detto: ‘Tuo figlio sa molto chiaramente dove vuole arrivare, sta a voi ora tracciargli la strada’. È ciò che farò: recupererà, tornare a fare sport, poi insegnerà canoa ai suoi allievi e si laureerà in scienze motorie”.