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Locale di Livorno non vuole i clienti che hanno votato Giorgia Meloni: "Vergogna"

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"Siete gentilmente pregati di essere coerenti con il vostro voto e di non frequentare più il nostro baretto di Invertite/Deviate" si legge sul profilo social del pub.

Un pub di Livorno esclude i clienti che hanno votato Giorgia Meloni alle elezioni del 25 settembre 2022. “La Bua dell’Orate“, locale di Scali Nova Lena, ha pubblicato un comunicato su Facebook dove la titolare spiega le sue ragioni per l’allontanamento di chi ha votato la rappresentante di Fratelli d’Italia.

Romina Matarazzo, proprietaria del locale, senza giri di parole ha invitato gli elettori della Meloni a non frequentare il suo locale di “Invertite/Deviate”.

Pub Contro Giorgia Meloni, il comunicato sui social

Il team de “La Bua dell’Orate” ha condiviso sul suo canale social di Facebook un comunicato dove riferisce chiaramente di non volere clienti che hanno votato Giorgia Meloni.

La titolare non nomina direttamente la leader di Fratelli d’Italia ma lo fa intendere nel testo che recita: “La Bua dell’Orate comunica: noi i soldi di chi l’ha votata NON si vogliono. Siete gentilmente pregati di essere coerenti con il vostro voto e di non frequentare più il nostro baretto di Invertite/Deviate. Con amore, La Bua”. A seguire è stato pubblicato un altro post: “L’unica cosa che è deviata/invertita è il vostro cuore/cervello. VERGOGNA”.

La proprietaria del locale, Romina Matarazzo ha riferito al “Tirreno” il motivo della condivisione del post: “Non sono una persona che vive di politica o che può ritenersi un’esperta dell’argomento. Ma quando ho visto i risultati domenica sera non ci volevo credere».

“Sapevo che la destra era molto favorita – ha detto Matarazzo – ma fino all’ultimo speravo in un risultato diverso. Si tratta dell’Abc, dei diritti che ogni persona si merita di avere: con questo voto siamo tornati indietro dopo tanti anni di lotte e diritti conquistati».

La titolare ha detto che “il nostro è un pub aperto a tutti, però non ospita chi invece vota Meloni, per me sono liberi di farlo. Infatti questa è solo una richiesta di coerenza, di non recarsi in un locale gestito da persone che la loro leader discrimina”.

Il post sui social ha fatto partire varie accuse di discriminazione dalle quali Matarazzo si difende dicendo: “Io non ho proibito niente a nessuno, ho solo chiesto di essere coerenti con le proprie idee. Perché uno che ha votato Meloni, che discrimina gli omosessuali, dovrebbe esser ben accetto nel nostro locale? Poi di bar in città ce ne sono a centinaia, quindi ci sono alternative a volontà, mentre di leggi a salvaguardia della comunità omosessuale non ce ne sono e persone come me e la mia compagna non ci sentiamo tutelate”.