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Lombardia: dal 5 luglio scelta e revoca del medico si potrà fare in farmacia

medico di base in farmacia

Dopo la sperimentazione in 86 farmacie della Brianza, il servizio sarà esteso a tutta la Regione. Moratti (assessore al Welfare) «In questo modo sarà possibile ridurre i tempi di attesa».

Dal prossimo 5 luglio il medico di famiglia o il pediatra si potranno scegliere o revocare anche in farmacia. Una decisione presa questa mattina dalla giunta di Regione Lombardia dopo l’accordo sottoscritto con Federfarma Lombardia e Assofarm Confservizi Lombardia nell’ottica di una sempre maggiore sviluppo della farmacia dei servizi prevista dalla legge e per la quale lo scorso 11 giugno 2022 sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le quote di riparto per la sperimentazione. Dei 25 milioni complessivi, 4 milioni e 750 mila saranno destinati alla Lombardia che li impiegherà proprio per finanziare la sperimentazione dei nuovi servizi e funzioni assistenziali delle farmacie pubbliche e private operanti in convenzione con il servizio sanitario nazionale.

Federfarma: Annarosa Racca «Regione ha reso possibile ciò che i cittadini chiedevano da tempo»

Dopo aver concesso ai farmacisti la possibilità di fare tamponi antigenici rapidi, vaccinazioni anti Covid e antinfluenzale, dunque Regione Lombardia ha investito i farmacisti di un ruolo amministrativo. Un impegno che Annarosa Racca presidente di Federfarma Lombardia reputa una soluzione ottimale per i cittadini: «Da tempo tutti chiedevano questo servizio – ammette -. In particolare, coloro che hanno poca dimestichezza con i sistemi informatici potranno trovare da noi una risposta alle loro esigenze. La sperimentazione in corso nella provincia di Monza aveva già dato indicazioni di gradimento dei cittadini; quindi estenderla a tutta la regione non può che essere letta in chiave positiva».

Moratti (vicepresidente Regione Lombardia) : «Servizio capillare che ridurrà i tempi di attesa»

La decisione presa questa mattina è infatti figlia di una sperimentazione iniziata nel 2014 in 86 farmacie ubicate in Brianza con esisti positivi in particolare per la riduzione dei tempi di attesa come ha sottolineato la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti: «Questo servizio sarà un’importante alternativa alla scelta che oggi si effettua nei vari uffici delle ASST. Attraverso le farmacie, che ringrazio per l’adesione, verrà facilitata la vita dei cittadini che avranno un servizio più vicino a casa e capillare sul territorio – ha detto la Moratti -. Una decisione convinta di Regione Lombardia che darà notevoli vantaggi e semplificazione delle modalità di accesso dei cittadini ai servizi sanitari e sociosanitari».

Giuliano Masina (Confservizi Lombardia) «Cambiamento epocale, nuovi spazi e personale in farmacia»

Il farmacista, dunque, cambia pelle e acquista un ruolo sempre più centrale nella sanità territoriale. Una trasformazione che Giuliano Masina di Confservizi Lombardia, definisce epocale. «È in corso da anni il cambiamento – sottolinea – una trasformazione che dovrà portare le farmacie e i farmacisti a strutturarsi anche da un punto di vista operativo con nuovi spazi e personale. Quindi, se in un primo momento questo andrà a gravare sull’attività quotidiana dei singoli esercizi, col tempo permetterà alla farmacia di andare a rivestire un ruolo primario nella sanità territoriale».