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Lula, l'ex presidente del Brasile contro Zelensky: "Non ha negoziato abbastanza, in tv mattina e sera"

Lula contro Zelensky

Inacio Lula da Silva, ex presidente del Brasile, si scaglia contro Zelensky: "Il suo comportamento è un po' strano, sembra essere parte dello spettacolo".

Mentre il presidente ucraino Zelensky crede che il giorno della liberazione si stia avvicinando, nuove accuse lo prendono di mira. Le critiche sono arrivate dall’ex presidente del Brasile Inacio Lula da Silva, che accusa Zelensky di non aver negoziato a sufficienza.

Lula contro Zelensky: le parole dell’ex presidente brasiliano

In un’intervista rilasciata al “Time”, l’ex presidente Lula non ha potuto fare a meno di un commento sulla tragica situazione in Ucraina. “Non conosco personalmente il presidente dell’Ucraina. Ma il suo comportamento è un po’ strano. Sembra essere parte dello spettacolo. È in televisione mattina, mezzogiorno e sera. È al parlamento del Regno Unito, al parlamento tedesco, al parlamento francese, italiano, come se fosse impegnato in una campagna politica. Dovrebbe essere al tavolo delle trattative, ha dichiarato. Per Lula, se il presidente ucraino non volesse la guerra “avrebbe negoziato un po’ di più”. Inoltre, ha ricordato che “i colloqui sono stati pochissimi” e che “se si vuole la pace bisogna avere pazienza”.

Non mancano le accuse al presidente russo, ma precisa:Putin non avrebbe dovuto invadere l’Ucraina. Ma non è solo Putin la colpa. Anche gli Stati Uniti e l’Ue sono responsabili. Qual è stato il motivo dell’invasione dell’Ucraina? Nato? Quindi gli Stati Uniti e l’Europa avrebbero dovuto dire: “L’Ucraina non entrerà a far parte della Nato”. Ciò avrebbe risolto il problema”.

Quindi ha ribadito: “Potevano sedersi a un tavolo delle trattative per dieci, quindici, venti giorni, un mese intero, cercando di trovare una soluzione. Credo che il dialogo funzioni solo quando viene preso sul serio”.

Per l’ex presidente brasiliano “nessuno” si sta realmente impegnando per porre fine alla guerra. Per lui, Zelensky “è responsabile” quanto Putin. In guerra non c’è un solo colpevole. Saddam Hussein era colpevole quanto Bush perché Saddam Hussein avrebbe potuto dire: “Puoi venire qui a controllare e io dimostrerò di non avere armi di distruzione di massa”, ma ha mentito al suo popolo. Ora, questo presidente dell’Ucraina avrebbe potuto dire: “Dai, smettiamola di parlare di questa questione della Nato, dell’adesione all’Ue per un po’. Prima parliamo un po’ di più””.