Lutto nel mondo del calcio, è morto all’età di 57 anni Lorenzo Bosi, imprenditore e presidente della Rondinella Marzocco e figlio dell’ex parlamentare Francesco.
Lutto nel mondo del calcio, addio a Lorenzo Bosi: aveva 57 anni
Si è spento questa mattina all’alba Lorenzo Bosi, imprenditore e presidente della squadra di calcio della Rondinella Marzocco, oltre che figura di primo piano del calcio dilettantistico toscano.
Bosi aveva 57 anni ed è morto a causa di un malore improvviso. Figlio dell’ex parlamentare Francesco Bosi, Lorenzo lascia la moglie e due figli. Questo il messaggio della Rondinella che si stringe attorno alla famiglia di Bosi: “il suo ricordo e la sua passione resteranno per sempre nel cuore della nostra comunità”.
L’improvvisa morte di Lorenzo Bosi, a soli 57 anni, ha scosso l’intera comunità toscana e non solo. Oggi, la sua Rondinella Marzocco, si trova in testa nel girone B del campionato di Eccellenza toscana ma, nella sua vita professionale, non c’è stato solo lo sport. Lorenzo Bosi era molto attivo anche nella vita politica locale, era stato infatti capolista per la lista civica “E’ ora!” nel collegio di Firenze 1 alle ultime elezioni regionali toscane, sostenendo la candidatura di Alessandro Tomasi alla presidenza della Toscana.
Cordoglio per la morte di Lorenzo Bosi: le parole di Giovanni Donzelli
“Ci lascia sgomenti la notizia giunta stamani dell’improvvisa scomparsa di Lorenzo Bosi. Un uomo perbene, una persona vera legata a Firenze e a tutta la Toscana. Imprenditore, uomo di sport, ma anche di politica: il suo impegno con il centrodestra si era concretizzato fino alle ultime elezioni regionali con la candidatura nella lista civica di Alessandro Tomasi”, si legge sul sito di Giovanni Donzelli.
Lorenzo Bosi aveva seguito da vicino la politica, essendo figlio di Francesco Bosi – già parlamentare, sottosegretario alla Difesa e sindaco del comune elbano di Rio Marina – e aveva trasformato questa attenzione in un impegno diretto, candidandosi alle ultime elezioni regionali nella lista civica “È ora!” a sostegno di Alessandro Tomasi.
 
								