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M5S, Conte: "Senza accordi con Grillo mi ritiro, non fonderò un nuovo partito"

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L'ex premier Conte sarebbe pronto a ritirarsi da capo politico del M5S qualora non si riuscisse a trovare un accordo con Grillo.

Continua lo stallo all’interno del Movimento Cinque Stelle: sebbene Giuseppe Conte abbia ribadito che tra lui e Beppe Grillo non c’è alcuna rottura, alcuni retroscena parlano di rapporti tesi e posizioni inconciliabili sul ruolo che il fondatore della forza politica dovrebbe avere all’interno del M5S.

Conte vs Grillo: “Senza accordi mi ritiro”

I due si sarebbero già sentiti al telefono ma potrebbero presto incontrarsi di persona dato che il Garante vedrà i gruppi di Camera e Senato, da giorni in subbuglio per i rumors su strappi e scissioni. Stando alle indiscrezioni riportate dal Fatto Quotidiano, l’ex premier avrebbe da una parte smentito ai parlamentari la creazione di un suo partito ma dall’altra affermato che “io sono venuto per cambiare e il garante deve essere convinto, altrimenti faccio un passo indietro“.

Stando allo Statuto, in qualità di garante Grillo avrebbe un potere larghissimo che di fatto potrebbe neutralizzare qualsiasi decisione del capo politico del Movimento. Una disparità che rischia di immobilizzare il Movimento tanto che secondo Conte la totalità della linea politica dovrebbe spettare al capo politico mentre il garante resterebbe soltanto un custode dei valori.

Conte vs Grillo: “Oggi qualcosa si chiude”

L’ex premier sarebbe anche disposto a mantenere per il garante il potere di revoca del capo politico, ma per Grillo non basterebbe. Quest’ultimo avrebbe anche chiesto poteri assoluti sulla gestione della comunicazione, cosa che rischia di riportare la trattativa in salita.

In ogni caso, “vada come vada oggi qualcosa si chiude“, avrebbe detto Conte agli stessi senatori confidando che incontrare di persona Grillo aiuterà a trovare un punto di conciliazione nell’interesse di tutti.