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Madonna di Trevignano, Gisella Cardia verso il processo per truffa aggravata: "Terrorizzava anziani e disabili"

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La sedicente veggente e suo marito Gianni sono indagati per truffa aggravata in concorso: ecco cosa facevano ad anziani e disabili.

Si torna a parlare della sedicente veggente Gisella Cardia che, assieme al marito Gianni, è indagata per truffa aggravata. Ecco cosa facevano a disabili e anziani.

Madonna di Trevignano, Gisella Cardia a processo per truffa aggravata

Madonna di Trevignano, si va verso il processo per Gisella Cardia e suo marito Gianni, per truffa aggravata in concorso per le false apparizioni della Madonne, lacrimazioni della statua e anche per un giro di donazioni molto sospetto.

Pensate che i fedeli avrebbero donato volontariamente oltre 365mila euro all’Associazione Madonna di Trevignano Ets. Le donazioni avrebbero dovuto essere destinate a opere benefiche ma, secondo le indagini della Procura di Civitavecchia, ciò non risulta.

Madonna di Trevignano, Gisella Cardia a processo per truffa aggravata: cos’ha fatto ad anziani e disabili?

Per la Procura, Gisella Cardia e suo marito Gianni, inducevano le persone a provare “timore per un pericolo immaginario, per indurli a effettuare elargizioni”, ovvero per dare denaro. Soprattutto, la coppia si approfittava di “persone affette da infermità fisiche e di condizioni di fragilità psichiche.” Gisella Cardia e suo marito terrorizzavano le persone con sciagure imminenti, pensate che Luigi Avella avrebbe versato ben 92mila euro e sua moglie Francesca Pepe 30mila, direttamente sul conto di Gianni Cardia.