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Manovra: cos'è l'esercizio provvisorio e quando entra in vigore

esercizio provvisorio

Che cos'è l'esercizio provvisorio e quando scatta? La modalità di spesa pubblica è al centro dell'attenzione per la nuova Legge di Bilancio.

In relazione alla nuova Legge di Bilancio si parla spesso di esercizio provvisorio: ecco spiegato cos’è, come funziona e quando entrerà in vigore.

Che cos’è l’esercizio provvisorio

L’esercizio provvisorio è una modalità di spesa pubblica che fa riferimento alle risorse stanziate nella precedente Legge di Bilancio, con lo scopo di poter intervenire nelle attività pubbliche. Deve essere applicato per legge e non può durare per più di 4 mesi.

Nel caso dell’Italia, se non si dovesse trovare un accordo entro il 1° gennaio, la cifra disponibile ammonterebbe a 35 miliardi di euro. L’esercizio provvisorio è stato esercitato per 33 volte, negli anni compresi dal 1948 al 2018.

La gestione provvisoria è normata dall’articolo 163, comma 1 del Tuel – Testo Unico degli Enti Locali.

Come funziona l’esercizio provvisorio

L’esercizio provvisorio scatta automaticamente se il bilancio di previsione non è approvato dal Consiglio entro il 31 dicembre dell’anno precedente.

Nel corso della gestione provvisoria, l’ente può assumere solo obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, quelle tassativamente regolate dalla legge e quelle necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente.

Nello specifico, nel corso della gestione provvisoria l’ente può disporre pagamenti solo per l’assolvimento delle obbligazioni già assunte.