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Marinaio e cane salvati dopo due mesi in mezzo all'oceano: "Abbiamo mangiato pesce crudo e bevuto acqua piovana"

Marinaio e cane salvati dopo due mesi in mezzo all'oceano: "Abbiamo mangiato pesce crudo e bevuto acqua piovana"

Tim Shaddock e il suo cane, Bella, sono stati avvistati da un elicottero nel mezzo del Pacifico.

L’incredibile storia del marinaio australiano Tim Shaddock, 51 anni, e del suo cane, Bella, ha fatto il giro il mondo dopo che entrambi sono stati incredibilmente salvati dopo due mesi trascorsi alla deriva nell’oceano Pacifico.

“Avere Bella a bordo mi ha aiutato tantissimo, mi sono sentito meno solo”

Tim Shaddock e Bella erano partiti nell’aprile del 2023 dal Messico verso la Polinesia francese ma, dopo qualche settimana, la loro barca era stata danneggiata. Il marinaio e la sua amica a quattro zampe si sono ritrovati nel mezzo del Pacifico, senza radio, radar o altri strumenti indispensabili per compiere la lunga traversata. Solo intorno alla metà di luglio, Shaddock e Bella sono stati individuati, per caso, da un elicottero, che ha dato il via alle operazioni di soccorso. Il marinaio è stato portato in un ospedale messicano per gli opportuni esami medici ed è risultato in buone condizioni.

A 9News, Shaddock, magro, con la barba lunga e visibilmente provato, ha raccontato che lui e Bella sono riusciti a sopravvivere grazie all’attrezzatura da pesca che avevano con loro. “Abbiamo mangiato pesce crudo e bevuto acqua piovana. Ho evitato le scottature riparandomi sotto il baldacchino della sua barca”, ha spiegato. Secondo il 51enne, avere con sé con la sua fidata amica, che era già abituata a mangiare pesce, è stato fondamentale. “Averla a bordo mi ha aiutato tantissimo, mi sono sentito meno solo e mi ha spronato a lottare per la sopravvivenza”, ha commentato.

“Ho attraversato un calvario molto difficile, adesso ho bisogno di riposo e di mangiare buon cibo“, ha concluso Shaddock. Nonostante la buona salute, l’uomo dovrà, però, tornare in modo graduale e sotto controllo medico alla dieta che seguiva prima del naufragio.

“Per fortuna, l’incidente si è verificato in un ambiente caldo”

L’incredibile storia, che ricorda il film con Tom Hanks Cast Away, è stata commentata anche dal professor Mike Tipton, esperto di sopravvivenza oceanica. “Conoscere il mare, sapere quali sono le ore più calde e come proteggersi, è importante per evitare la disidratazione e le scottature. Le possibilità di trovare quella piccola barca nel vasto Pacifico erano molto scarse, per fortuna, l’incidente si è verificato in un ambiente caldo, perché storicamente è molto più difficile sopravvivere al freddo. Per il marinaio australiano è stato fondamentale avere un piano, razionare il cibo e l’acqua è il segreto per sopravvivere ai lunghi viaggi“, ha spiegato Tipton.

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