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Maternità surrogata verso il reato universale: a settembre il sigillo del Senato

Meloni Giorgia

Via libera alla proposta di legge del centrodestra per l'introduzione del reato universale per la maternità surrogata: il testo passa ora al Senato che esaminerà la legge a settembre

La maggioranza alla Camera parla chiaro: via libera alla proposta di legge del centrodestra per l’introduzione del reato universale per la maternità surrogata. Centosessantasei voti favorevoli, centonove contrari, quattro gli astenuti. Il testo passa ora al Senato, che esaminerà la legge a settembre.

Dentro alla votazione

Montecitorio boccia in questo modo l’emendamento del deputato di +Europa Riccardo Magi, che regolamentava la Gestazione Per Altri con l’istituzione di un Registro nazionale delle gestanti. Non partecipa al voto sull’emendamento il Partito Democratico, mentre il Movimento 5 Stelle si astiene. L’Alleanza Rossoverde vota a favore, tranne la capogruppo Luana Zanella, che spiega così le sue ragioni ricevendo il plauso del centrodestra: «(La maternità surrogata, ndr) è ridotta a mezzo di produzione a vantaggio di altre e altri».

La proposta del centrodestra

I colpevoli del nuovo reato universale sono perseguibili, con una pena da tre mesi a due anni, anche se l’illecito viene commesso all’estero: la pratica della maternità surrogata, vietata in Italia dal 2004, è consentita in alcuni Stati esteri, dove anche molte coppie italiane si recano per avere un figlio. Le opposizioni, unite dal “no” alla legge, restano tuttavia divise al loro interno – anche nei diversi partiti – sulla visione della maternità surrogata in quanto tale (in particolare sull’emendamento di Riccardo Magi).