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Mattarella, giuramento e insediamento al Quirinale: il premier Draghi rassegna le dimissioni

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In seguito alla cerimonia di insediamento al Quirinale, il premier Draghi ha rassegnato le dimissioni al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

In seguito alla cerimonia di insediamento al Quirinale, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha rassegnato le dimissioni del Governo al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Mattarella, giuramento e insediamento al Quirinale: il premier Draghi rassegna le dimissioni

Nel pomeriggio di giovedì 3 febbraio, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha pronunciato un discorso dinanzi a Camera e Senato e prestato giuramento, dando ufficialmente inizio al suo secondo settennato.

Al termine della cerimonia di insediamento e dopo aver raggiunto il Palazzo del Quirinale, il Capo dello Stato ha avuto – come da prassi – un colloquio con il Presidente del Consiglio. In questa circostanza, come riferito da una nota ufficialediramata dal Quirinale, il premier Mario Draghi ha rassegnato le dimissioni del Governo al Presidente della Repubblica che lo ha ringraziato e lo ha sollecitato a ritirare le dimissioni. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, quindi, ha accolto l’invito di Sergio Mattarella.

Il rituale delle dimissioni rassegnate dal Presidente del Consiglio in occasione dell’insediamento di un nuovo Presidente della Repubblica è previsto dalla Costituzione Italiana e viene ormai considerata soltanto una consuetudine.

Discorso di insediamento al Quirinale, Mattarella: “Dobbiamo costruire una nuova normalità”

Nel corso del discorso di insediamento davanti alle alte cariche, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha dichiarato: “Nella seduta congiunta delle Camere con i delegati regionali ho cercato di indicare alcuni orientamenti, alcuni avvisi sul modo in cui il nostro Paese si presenta a questa nuova fase che inizia dopo la pandemia. Dobbiamo pensare al dopo pandemia per costruire una nuova normalità, anche per premiare i cittadini per il modo esemplare in cui si sono comportati in questi due anni”.

Il Presidente della Repubblica, inoltre, ha esordito, sottolineando: “Per me è una nuova chiamata, inattesa, alla responsabilità, alla quale tuttavia non posso e non ho inteso sottrarmi. Adempirò al mio dovere secondo i principi della Costituzione. La lettera e lo spirito della nostra Carta continueranno ad essere il punto di riferimento della mia azione”.

Successivamente, Mattarella ha proseguito il suo discorso di insediamento ribadendo la grandezza dell’Italia e precisando che la lotta contro la pandemia non è ancora stata conclusa. A questo proposito, ha sollecitato gli italiani ad affrontare insieme nuove sfide, rivelando che “la stabilità di cui si avverte l’esigenza è fatta di dinamismo, di lavoro e di sforzocomune”.

Ancora, in materia di pandemia, il Capo dello Stato ha rivolto parole di ringraziamento alle forze armate, agli operatori del sociale, ai medici e a tutti coloro che si stanno impegnando attivamente per fronteggiare l’emergenza sanitaria e per portare avanti la campagna vaccinale.

Maggiori opportunità per i giovani e lotta alle disuguaglianze

Con il suo discorso, il Presidente della Repubblica ha espresso la speranza che l’Italia cresca trasformandosi in una Nazione “più giusta, più moderna, intensamente legata ai popoli amici che ci attorniano” e che “le disuguaglianze vengano meno”. Un Paese, inoltre, nel quale esistano maggior opportunità per i più giovani, sia nel campo della formazione che in quello dell’occupazione.

A proposito delle disuguaglianze, poi, il Capo dello Stato ha osservato che queste “non sono il prezzo da pagare alla crescita” ma “sono piuttosto il freno di ogni prospettiva di crescita”.

Rispetto alla situazione internazionale, Sergio Mattarella auspica che l’Italia sappia essere protagonista nei processi di pace che riguardano l’area mediterranea e il Medio Oriente.

Violenza sulle donne, immigrazione e il ricordo di David Sassoli

Tra i temi trattati, c’è stato anche l’appello volto a superare ogni genere di discriminazione, a lottare contro la violenza sulle donne – descritta come una “profonda e inaccettabile piaga” – e ad affrontare la questione dell’immigrazione.

Infine, il Presidente della Repubblica ha voluto concludere il proprio discorso ricordando David Sassoli, recentemente scomparso, dichiarando: “La sua testimonianza di uomo mite e coraggioso, sempre aperto al dialogo e capace di rappresentare le istituzioni democratiche ai livelli più alti, è entrata nell’animo degli italiani. Gli auguri alla nostra speranza sono state le sue ultime parole in pubblico. Aveva appena detto: ‘La speranza siamo noi’. Ecco, noi, insieme, responsabili del futuro della nostra Repubblica”.

Giuramento Mattarella, le reazioni del mondo della politica al discorso di insediamento

Le parole del Presidente della Repubblica sono state commentate da numerosi esponenti della politica italiana.

Fontana, governatore della Regione Lombardia: “Discorso concreto e realista”

Il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ad esempio, ha commentato il discorso di Mattarella con le seguenti parole: “Estremamente concreto e realista. L’importanza dei vaccini, per i quali la nostra regione è primatista mondiale, e la centralità delle imprese: due temi – prosegue Fontana – che sono alla base dell’azione portata avanti dalla Lombardia, una Regione che si riconosce nei valori del ‘dinamismo’ e del ‘lavoro’ evidenziati dal Capo dello Stato. Bene ha fatto, poi, il presidente Mattarella a richiamare la necessità della riforma della Giustizia, rispondendo alle pressanti esigenze di efficienza e di credibilità richieste dai cittadini. Così come importanti e necessari, valuto i riferimenti alle riforme, prima fra tutta quella dell’Autonomia delle Regioni”.

Zaia, governatore della Regione Veneto: “Bene su autonomia”

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha ripreso le parole del Capo dello Stato, affermando: “Sull’Autonomia, dal Presidente Mattarella è venuto un bel segnale, così come sul ruolo delle Regioni e delle autonomie locali, un passaggio che ho molto apprezzato. Per il Veneto spero sia di buon auspicio, anche perché il nostro processo di Autonomia differenziata è avviato e dobbiamo assolutamente chiudere questa partita, che è in linea con la Costituzione. Il fatto che il Presidente della Repubblica, che ne è il garante, ne abbia parlato in forma molto rispettosa fa ben sperare che si possa arrivare alla fase esecutiva”.

Toti, governatore della Regione Liguria

Per il Presidente della Liguria, Giovanni Toti, “oggi Mattarella ha rivolto un richiamo importante ai valori della democrazia, un discorso profondo e sentito, in cui ha mostrato un grande affetto per la nostra Repubblica e le sue regole, che Mattarella ha sempre rispettato sia nella forma sia nella sostanza. Un richiamo all’unità delle istituzioni e al lavoro comune per vincere le tante problematiche del Paese, con un buon richiamo alle problematiche della giustizia”.

Emiliano, governatore della Regione Puglia

Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, presente a Roma in occasione del giuramento di Sergio Mattarella, ha reagito al discorso del Capo dello Stato nel seguente modo: “È una emozione. Perché tutto quello che è accaduto ha le sue radici nella Resistenza, nella grande lotta per la libertà che gli italiani hanno sviluppato e che il presidente Mattarella incarna. Oggi ha fatto un discorso magnifico che ho condiviso dalla prima all’ultima parola, senza trascurare nulla. La cosa che mi ha colpito di più è la sua concezione dell’articolo 3 della Costituzione, il principio di uguaglianza e il dovere della Repubblica di rendere effettivo questo principio rimuovendo tutti gli ostacoli. Soprattutto per le donne, per chi ha meno opportunità, attraverso la solidarietà e l’aiuto reciproco”.

Lorusso, segretario generale della Fnsi

Il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, ha condiviso una nota attraverso la quale ha espresso simili considerazioni: “Nel suo discorso di insediamento pronunciato davanti alle Camere riunite in seduta comune, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso un richiamo forte ai valori, alle libertà e ai diritti sanciti dalla Costituzione. L’esortazione a ridurre le diseguaglianze, sottolineando che ‘non sono il prezzo da pagare alla crescita, un freno alle prospettive reali di crescita’, non può cadere nel vuoto e va tradotto in provvedimenti che allevino le difficoltà di lavoratori precari, giovani e donne e possano combattere le povertà. Altrettanto forte è stato il passaggio in cui il presidente Mattarella, riproponendo uno dei temi più volte affrontati nel corso del suo primo mandato, ha ricordato che dignità significa anche assicurare e garantire ai cittadini un’informazione libera e indipendente”.

Berlusconi (FI): “Discorso ineccepibile”

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, invece, ha dichiarato: “ll Capo dello Stato ha pronunciato un discorso ineccepibile, che ci rafforza nella convinzione di aver ben agito chiedendo per primi la riconferma del Presidente Mattarella. Lo abbiamo fatto proprio nello spirito da lui richiamato di superare al più presto con un impegno comune una difficile fase politica e continuare a lavorare per uscire dall’emergenza sanitaria e dalle difficoltà economiche. La generosa disponibilità di Sergio Mattarella ad accogliere la nostra richiesta di accettare un secondo mandato garantisce la necessaria stabilità all’Italia, in Europa e nell’Occidente, in un momento difficile nello scenario internazionale e per il futuro stesso della nostra democrazia. Quello scenario che oggi il Presidente ha richiamato con parole responsabili e consapevoli, indicando priorità importanti nella riforma della giustizia, nella valorizzazione della cultura, nella lotta alla povertà, nella tutela della dignità della persona, in particolare dei più deboli: parole importanti nelle quali ci riconosciamo completamente”.

Acli

Le Acli “si riconoscono nelle alte e nobili parole del Presidente, e sperano che tutte le forze politiche e sociali le facciano proprie e sappiano fare, secondo il suo auspicio, della lotta alle disuguaglianze e alle povertà l’asse portante delle politiche pubbliche. Tutela della salute, promozione dell’economia, esigenze di maggiore giustizia sociale nel rispetto dei valori fondamentali della Costituzione sono stati al centro del suo discorso, insieme alla riconferma delle tradizionali alleanze del nostro Paese in un contesto di promozione della pace contro ogni disegno egemonico e violento”.

Gualtieri, sindaco di Roma

In occasione del giuramento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha pronunciato il seguente discorso: “La vocazione di Roma ha molto a che fare con l’unità. Unità dell’Italia. Unità dell’Europa. Apertura e dialogo con il mondo. Perché nel suo essere Capitale e luogo straordinario e unico di storia, di cultura, di religione, Roma convive con una speranza e un desiderio di universalità. Ciò che lei è stato capace di assicurare al Paese, in stagioni travagliate, è diventata fiducia diffusa tra gli italiani e negli italiani”.

Landini (Cgil) e Sangalli (Confcommercio)

Per il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, il discorso di Sergio Mattarella è stato un “discorso programmatico di altissimo profilo istituzionale, che mette al centro i valori della Costituzione, a partire dal lavoro, dalla giustizia sociale e dalla dignità delle persone”.

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha commentato il discorso del Capo dello Stato, asserendo: “Un alto richiamo alla comune responsabilità delle istituzioni repubblicane di agire per rispondere all’emergenza sanitaria, economica e sociale e per far sì che la ripresa si consolidi, con il più ampio contributo delle forze economiche e sociali, attraverso una rinnovata efficienza del sistema Paese e in coerenza con le strategie condivise in sede europea”.

Movimento 5 Stelle, senatori: “Uniti al Presidente Mattarella”

I senatori del Movimento 5 Stelle, invece, hanno dichiarato dalla Commissione Difesa di Palazzo Madama: “Ci uniamo al presidente Mattarella nell’esprimere, come ha fatto nel corso del suo discorso di insediamento, grande riconoscenza verso le nostre Forze Armate. Donne e uomini in divisa che con grande professionalità e umanità operano quotidianamente all’estero per il mantenimento della pace e in patria per la sicurezza e la protezione dei cittadini con l’operazione Strade Sicure e con il prezioso contribuito sul fronte della lotta al Covid. Un impegno, quest’ultimo, che ha mostrato a tutti l’importanza e il valore del contributo che i nostri militari possono fornire per il bene della collettività”.

Salvini (Lega), la telefonata al Capo dello Stato

In seguito alla scoperta della positività al SARS-CoV-2, il senatore e leader della Lega Matteo Salvini non ha potuto presenziare al discorso di insediamento al Quirinale di Sergio Mattarella. Per questo motivo, ha contattato telefonicamente il Capo dello Stato, esprimendo le proprie congratulazioni “per lo splendido e convincente intervento” e sottolineando soddisfazione per i passaggi incentrati sul tema della Giustizia.

Salvini, inoltre, ha dichiarato: “Ho fatto la mia parte, ho dato il mio contributo per la rielezione di Mattarella. Vogliamo evitare scossoni che l’Italia, vista la situazione economica e sociale, non si può permettere – e ha aggiunto –. Siamo lealmente nel governo Draghi”.

Letta (PD), il tweet sul discorso del Presidente della Repubblica

Il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha commentato il discorso del Presidente della Repubblica attraverso un tweet, con il quale ha enfatizzato: “‘Le disuguaglianze non sono il prezzo da pagare alla crescita. Sono il freno alla crescita reale’. La frase più forte di Mattarella”.