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Mattarella: le pagine di insulti contro il Presidente

Sergio Mattarella e gli insulti via social

Oltre alla richiesta di impeachment, Sergio Mattarella ha dovuto leggere almeno 8 pagine di insulti social. Indaga la Polizia postale.

Lo scontro istituzionale tra alcuni partiti politici ed il Quirinale si riversa, immancabilmente, anche sui social. Dopo il no a Paolo Savona e le succesive dimissioni di Giuseppe Conte, il MoVimento 5 Stelle ha chiesto l’impeachment per Sergio Mattarella. La Lega invece chiede elezioni immediate perché altrimenti, afferma Matteo Salvini, “andiamo a Roma”. Un clima di tensione che alimenta i rivoluzionari da tastiera, che insultano e a volte minacciano il Capo dello Stato.

Gli insulti contro Mattarella sui social

Lo scontro politico rischia di degenerare. Dopo le dimissioni di Giuseppe Conte e la nomina di Carlo Cottarelli, il MoVimento 5 Stelle ha chiesto l’impeachment per Sergio Mattarella. Luigi Di Maio esorta Matteo Salvini a votare la messa in stato d’accusa del Capo dello Stato perché, dice: “Bisogna parlamentarizzare tutto anche per evitare reazioni della popolazione”.

Non è la prima volta che Luigi Di Maio lascia intendere che i cittadini potrebbero scendere in piazza contro le istituzioni. “Non sta ancora succedendo ma quello che vedo è un rischio per la democrazia rappresentativa. Io non minaccio nulla ma il rischio di azioni non democratiche può esserci” aveva detto il capo politico del M5S il 6 maggio scorso, nel salotto di Lucia Annunziata.

Per il momento gli unici rivoluzionari in vista sono comunque quelli da tastiera. Pensando di essere sicuri perché dietro uno schermo, ieri centinaia di utenti si sono divertiti ad insultare Sergio Mattarella via Twitter e Facebook. Alcuni di questi sono arrivati persino a minacciare il Capo dello Stato, scrivendo per esempio che Mattarella dovrebbe fare la stessa fine del fratello Piersanti, assassinato da Cosa Nostra nel 1980.

Polizia postale indaga

Molti degli autori degli insulti e delle minacce contro Sergio Mattarella però non rimarranno senza un volto e senza un nome. La Polizia postale ha fatto sapere di stare monitorando il web ed i principali social network dopo i post diretti contro il Presidente della Repubblica.

Gli agenti della Polizia postale, quindi, individueranno tutti quei messaggi che riterranno per esempio calunnuniosi o minacciosi, reati perseguibili d’ufficio. Gli account verranno successivamente segnalati all’autorità giudiziaria che deciderà se aprire o meno i procedimenti del caso.

Denuncia contro Di Maio e Meloni per vilipendio

A rischiare di essere denunciati per vilipendio contro il Capo dello Stato sono però anche Luigi Di Maio e Giorgia Meloni. L’art. 278 del Codice penale stabilisce infatti che “Chiunque offende l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica è punito con la reclusione da uno a cinque anni”. Il leader del M5S ha chiesto l’impeachment per Sergio Mattarella sostenendo che abbia tradito la Patria non nominando ministro dell’Economia Paolo Savona.

Tesi condivisa anche da Giorgia Meloni, che annuncia l’appoggio di Fratelli d’Italia quando la messa in stato d’accusa contro il Presidente della Repubblica verrà presentata in Parlamento. In una nota l’esponente dei Verdi Angelo Bonelli dichiara quindi che chiederà “alla magistratura, tramite un esposto, di verificare se Di Maio e la Meloni, avendo accusato Mattarella di alto tradimento, abbiano commesso il reato di vilipendio nei confronti del Capo dello Stato”.