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Eccidio di Marzabotto, Mattarella: “Pietra angolare della Costituzione. Dal dolore nacque la forza della democrazia”

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In occasione del 79esimo anniversario della strage nazista, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato l’eccidio di Marzabotto.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato l’eccidio di Marzabotto, in occasione del 79esimo anniversario della strage nazista. La strage, passata alla storia come uno dei più sanguinosi e atroci capitoli della Seconda Guerra Mondiale, causò la morte accertata di 775 civili.

Mattarella ricorda l’eccidio di Marzabotto: “Fu tra i più sanguinosi della Seconda Guerra Mondiale”

“A Marzabotto e nei territori che cingono Monte Sole, 79 anni or sono, si toccò l’abisso della barbarie e della disumanità. Centinaia e centinaia di persone inermi furono braccate per giorni e uccise dalle truppe naziste, con la complicità di fascisti locali. Non ci fu alcuna pietà per bambini, donne, anziani, disabili, religiosi. Le vicende della Guerra stavano costringendo gli occupanti ad arretrare e fu allora, in quei terribili mesi, che la vile ideologia dell’annientamentodispiegò tutti i suoi orrori”. Queste le parole pronunciate dal Capo dello Stato in occasione del discorso pronunciato in memoria della strage di Marzabotto, nota anche come eccidio del Monte Sole.

“La memoria di questo eccidio, tra i più sanguinosi del Secondo Conflitto mondiale, costituisce una delle pietre angolari della nostra Costituzione e dell’anima dell’Europa, basata sulla promessa di pace che i popoli e gli Stati del Continente si sono scambiati dopo aver riconquistato la libertà”, ha aggiunto Mattarella.

“Pietra angolare della Costituzione. Dal dolore nacque la forza della democrazia”

Libertà e democrazia hanno ricevuto forza qui, da così tanto dolore, e trovano alimento soltanto in una civiltà che sappia rispettare la vita, la persona, il diritto, capace di promuovere uguaglianza e giustizia”, ha precisato il presidente della Repubblica.

Il Capo dello Stato ha, poi, rivolto lo sguardo al presente, facendo riferimento al nuovo mondo politico fortemente improntato sulla democrazia che caratterizza oggi l’Italia e l’Europa. “Su questo tessuto sono state edificate nuove Istituzioni e si è avviato il processo di integrazione europea un patrimonio comune da preservare, potenziare e perpetuare, con tanta più determinazione, proprio adesso che la guerra è tornata drammaticamente a insanguinare il Continente. Le nostre comunità e le nostre terre hanno conosciuto fin dove possano spingersi l’atrocità del male e la negazione della dignità umana. Esserne consapevoli è condizione per dire ‘mai più’ e divenire protagonisti di un domani migliore“, ha concluso Mattarella.