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Chiara Biasi racconta il dietro le quinte della sua scelta di rimuovere il filler: "Non ero più io"

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Dalla chirurgia estetica al disagio reale: il cammino di Chiara Biasi verso l’accettazione di sé e il ritorno al proprio volto naturale dopo i filler.

Negli ultimi anni i filler sono diventati un alleato di bellezza sempre più diffuso, capaci di migliorare e valorizzare i lineamenti del viso in modo rapido e poco invasivo. Tuttavia, non sempre il risultato è quello sperato. A volte, infatti, l’eccessivo utilizzo può trasformare un trattamento estetico in un’esperienza difficile da gestire, spingendo chi li ha scelti a ripensare alla propria decisione.

È proprio quello che è successo a Chiara Biasi, che ha deciso di raccontare apertamente perché ha scelto di rimuovere il filler.

Il viaggio di Chiara Biasi tra insicurezze e interventi estetici

Chiara Biasi ha sempre mostrato grande trasparenza riguardo al suo rapporto con la chirurgia estetica. Durante il podcast Heroes, condotto da Alessandro Gerbino e Frank Gallucci, ha rivelato che il suo percorso è iniziato in un momento di particolare vulnerabilità subito dopo aver compiuto 18 anni.

Già a 20 anni aveva affrontato due operazioni chirurgiche, al seno e al naso, e in seguito aveva cominciato a utilizzare regolarmente filler per il viso:

“In un periodo di insicurezza ho iniziato con una punturina, poi un’altra e ancora un’altra. Sempre di acido ialuronico, fatte un po’ a caso. Mi sentivo a disagio e ho esagerato, tanto che il mio viso era completamente cambiato. Capisco la chirurgia: se non ti senti bene con te stessa, a volte c’è una soluzione. Ma io a un certo punto non mi riconoscevo più. Mi vedevo e capivo che quella non ero più io“.

“Mi sono gonfiata tantissimo”, Chiara Biasi racconta perché ha rimosso il filler

In quel momento Chiara si trovava a convivere con un viso che non le apparteneva. Ha evitato occasioni pubbliche e persino eventi importanti, come il compleanno di un’amica a Madrid, perché non si sentiva a proprio agio nel mostrarsi.

“Guardavo il mio viso e pensavo: ‘Che cosa ho combinato?’ E poi dovevo anche affrontare questo dolore per cercare di tornare com’ero. Ma non è un ritorno immediato, è un percorso lungo“.

La Biasi ha spiegato che, contrariamente a quanto si pensa, l’acido ialuronico non scompare completamente, ma si sedimenta sotto la pelle. Ha raccontato di aver fatto così tante punture che il suo viso alla fine era pieno di depositi, e che il processo per rimuoverli è stato lungo e difficile.

“Quando fai la puntura, il viso si gonfia in modo assurdo, l’acqua si concentra nel punto dell’iniezione e ti deforma. Ti guardi e ti senti uno straccio“.

Infine, ha aggiunto di aver finalmente ritrovato il suo aspetto naturale e di sentirsi bene così com’è. Ha ammesso che ora accetta qualche ruga, labbra non perfette o un naso che non corrisponde ai sogni, sottolineando che ciò che conta davvero è essere in pace con se stessa.