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Migranti, il Viminale sulle Ong: "Rappresentano fattore che incentiva i migranti a partire"

Migranti Viminale Ong

Dopo le scintille scoppiate sul caso migranti nelle ultime settimane, il Viminale non arretra di un passo e punta il dito sulle Ong.

Il ministero dell’Interno prosegue sulla linea già fissata sulla gestione dei migranti e non fa alcuna marcia indietro. Questo è ciò che emerge da fonti dello stesso Viminale che hanno puntato il dito contro le Ong sostenendo che favorirebbero “in molti casi l’ingresso in Italia di migranti economici che non hanno alcun diritto a entrare e rimanere in Italia”.

Nel frattempo tre navi delle Ong ossia la Humanity 1, la Louise Michel e la Geo Barents hanno ricevuto il lasciapassare (place of safety) per sbarcare rispettivamente a Bari, Lampedusa e Salerno. Tra le persone fatte scendere ci sono anche minori non accompagnati. 

Migranti, il Viminale sulle Ong: “Sull’immigrazione nessun dietrofront”

Il Viminale nel suo comunicato ha in particolare spiegato che “Quello che è successo in queste ore conferma il quadro che ci siamo fatti. Le azioni delle Ong, spesso rischiose e provocatorie, favoriscono in molti casi l’ingresso in Italia di migranti economici che non hanno alcun diritto a entrare e rimanere in Italia. È questo a prescindere dai dichiarati intenti umanitari”. 

“Chi entra in Italia spesso non fugge da situazioni di pericolo”

Non ultimo il ministero dell’Interno ha affermato che molti migranti che viaggiano sulle imbarcazioni non provengono da situazioni di pericolo e che “alcune Ong finiscono per rappresentare, anche loro malgrado, un elemento chiave della filiera che ingrossa l’immigrazione irregolare in Italia. Chi entra in Italia spesso non fugge da situazioni di pericolo. Si pensi alla nave Louise Michel che ha raccolto in mare una trentina di persone, tutte provenienti, da un primo esame, da situazioni che li qualificano come migranti economici. Non provengono da Paesi martoriati, si sono messi in viaggio senza alcun diritto di entrare e permanere in Italia”.