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Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli: ecco perché si parla della sua laurea

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Il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli e la sua laurea. Ecco perché se ne parla tanto: la ministra ha una laurea in Scienze Sociali. O forse un diploma. Valeria Fedeli e la sua laurea, una vicenda su come un'imprecisione possa rischiare di diventare fonte di grande imbarazzo. E’ quello ch...

Il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli e la sua laurea. Ecco perché se ne parla tanto: la ministra ha una laurea in Scienze Sociali. O forse un diploma.

Valeria Fedeli e la sua laurea, una vicenda su come un’imprecisione possa rischiare di diventare fonte di grande imbarazzo. E’ quello che in un certo senso sembrerebbe essere successo alla neo nominata ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, che sul curriculum ha scritto di essere “laureata in Servizi Sociali (attuale laurea in Scienze Sociali)”, mentre in realtà la dicitura corretta dovrebbe essere “diplomata”.

Un “problema lessicale” che non mette in alcun modo in dubbio la “buona fede” della ministra Fedeli, secondo i portavoce di quest’ultima. Un inganno, secondo molti media critici nei confronti del nuovo governo.

La polemica sulla laurea del ministro Valeria Fedeli

La polemica è stata innescata ieri dal giornalista Mario Adinolfi, che su Facebook ha accusato Valeria Fedeli di mentire “sul proprio titolo di studio”, asserendo di essere laureata in Scienze Sociali mentre, in realtà, “ha solo ottenuto il diploma della Scuola per Assistenti sociali Unsas di Milano”. “Niente male per un neo ministro dell’Istruzione”, concludeva Adinolfi, dando il via a diversi altri commenti sull’argomento non solo sui social, anche su diversi quotidiani, fra cui il Giornale, il Fatto Quotidiano e Libero.

Approfondendo la questione, si è arrivati alla certezza di poter escludere che il titolo di studio di cui è in possesso la ministra possa essere in alcun modo una laurea, anche triennale. Le lauree di questa tipologia sono state infatti istituite nel 1997, mentre il diploma in questione è stato conseguito nel 1971 (fonte La Repubblica).

Oltre al fraintendimento lessicale, ad alimentare le critiche è soprattutto il tipo di incarico affidato a Valeria Fedeli. Se infatti anche altri ministri non hanno una laurea (Orlando alla Giustizia, Lorenzin alla Sanità, Poletti al Lavoro), nel caso in esame il ministero è proprio quello dell’Istruzione, dell’Università (appunto) e della Ricerca.