L’ultima edizione di Miss Universo è precipitata in un vero caos, passando da normale concorso di bellezza a vicenda di risonanza internazionale, tra accuse, abbandoni e frizioni crescenti. Al centro di questa turbolenza si trova la candidata messicana che, dopo insulti pubblici e uno scontro acceso con gli organizzatori, è arrivata comunque alla premiazione, conquistando la corona.
Dalle polemiche al trionfo: l’incredibile ascesa della nuova Miss Universo
Nonostante il clima turbolento, la finale ha consacrato Fatima Bosch al vertice, superando Praveenar Singh (Thailandia) e Stephany Abasali (Venezuela) tra oltre 120 partecipanti. La sua incoronazione ha assunto un significato simbolico, trasformando un episodio di umiliazione in una vittoria mondiale.
Sui social, le reazioni sono state contrastanti: molti hanno celebrato il trionfo, mentre altri hanno insinuato che il titolo fosse una forma di «riparazione» per lo scandalo. Anche la politica e i media si sono interessati alla vicenda; il magnate thailandese, dopo essersi inizialmente defilato, ha successivamente espresso le proprie congratulazioni e pubblicato un enigmatico messaggio: “Un miliardo di parole che non possono essere dette“.
Tra incidenti sul palco, come la caduta di Miss Giamaica, e un’edizione segnata da dimissioni e polemiche, Fatima Bosch emerge ora non solo come simbolo di eleganza e talento, ma anche come emblema di resilienza e determinazione, pronta a raccogliere una corona «più pesante del solito» e a rappresentare una speranza di rinnovamento per l’intero concorso.
Miss Universo: dopo il caos, la premiazione non sorprende
La giovane era stata pubblicamente definita «stupida» da Nawat Itsaragrasil, organizzatore e presentatore del concorso, dopo essersi rifiutata di condividere contenuti promozionali sui suoi profili social. Di fronte alle minacce di squalifica rivolte anche alle colleghe solidali, Bosch aveva deciso di lasciare la sala, un gesto che molte concorrenti avevano seguito in segno di protesta.
L’episodio aveva acceso un acceso dibattito internazionale, con la presidente messicana Claudia Sheinbaum a difesa della connazionale: “Un esempio di come noi donne dovremmo far sentire la nostra voce di fronte alle aggressioni“. Nei giorni successivi, l’edizione thailandese è stata ulteriormente scossa dalle dimissioni di due giudici, che hanno denunciato presunti favoritismi e voti manipolati, alimentando l’impressione di una competizione travolta dallo scandalo.
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