> > Morta a 17 anni dopo il ricovero, denuncia dei genitori per il decesso di Mar...

Morta a 17 anni dopo il ricovero, denuncia dei genitori per il decesso di Maria Elia

Maria Elia

Morta a 17 anni dopo il ricovero in terapia intensiva all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia: Maria era negativa al covid e vaccinata

Morta a 17 anni dopo il ricovero all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, arriva la denuncia dei genitori per il decesso di Maria Elia, la ragazza spirata domenica 27 marzo dopo il suo ricovero. Un ricovero perché “Maria aveva qualche linea di febbre e mal di gola; era risultata negativa al coronavirus in fase triage, aveva anche completato il ciclo vaccinale anti-Covid e soprattutto non aveva malattie pregresse”. La disperazione del padre della 17enne, Gennaro, è palese, lui vuole dare un perché a quella morte così assurda e per certi versi misteriosa.

Morta a 17 anni dopo il ricovero

I media spiegano che dopo il decesso la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti e contestualmente ha disposto l’autopsia sul corpo della ragazza. Parallelamente è scattata l’indagine interna della Asl di riferimento e dell’ospedale. Maria era giunta in ospedale in gravi condizioni ed era stata ricoverata in Terapia intensiva. Dal canto suo l’Azienda Ospedaliera ha spiegato che “nonostante le cure intensive garantite dai sanitari, il successivo decorso clinico è stato così repentino da condurla al decesso in meno di 48 ore”. I familiari di Maria hanno presentato una denuncia ai carabinieri di Marsciano, poi hanno avviato una raccolta fondi per sostenere le spese legali.

La raccolta fondi lanciata dai familiari

Ecco lo straziante post Facebook del papà di Maria, Gennaro: “Volevo condividere con tutti voi la mia sofferenza per la perdita di mia figlia, la mia principessa Maria di soli 17 anni. Cosciente di aver intrapreso un percorso giudiziario lungo, tortuoso ed oneroso”. E in chiosa: “Ma voglio la verità per Maria, non vi chiedo fiori ma di sostenere e contribuire insieme a me per la causa, con una donazione libera e volontaria”.