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Morta Winnie Mandela, ex moglie di Nelson Mandela

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E' morta a Johannesburg, all'età di 81 anni, Winnie Mandela, moglie di Nelson Mandela e divenuta simbolo dell'opposizione all'apartheid

Winnie Mandela, ex moglie del premio Nobel Nelson e simbolo della lotta contro l’apartheid, si è spenta a 81 anni. La donna è morta presso l’ospedale Netcare Milpark di Johannesburg. Ultimamente, era spesso ricoverata in ospedale a causa di una lunga malattia. Il suo vero nome era Nomzamo Winifred Zanyiwe Madikizela, e aveva sposato Nelson Mandela nel 1958. Nel 1992 si separarono ufficialmente, nel 1996 giunse il divorzio.

Winnie Mandela morte

Se ne va uno dei simboli della lotta contro l’apartheid, una donna ed un’importante personalità. Una figura anche un po’ controversa. All’età di 81 anni, è morta Nomzamo Winifred Zanyiwe Madikizela, più nota nel mondo come Winnie Mandela. La donna è stata sposata per ben 38 anni con Nelson Mandela. È stata la seconda di tre mogli che ebbe il premio Nobel deceduto nel 2013. Winnie Mandela si è arresa dopo una lunga malattia, che la tormentava da tempo, e che la costringeva nell’ultimo periodo a diversi ricoveri. La donna si è spenta presso l’ospedale Netcare Milpark di Johannesburg.

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Winnie Mandela

Winnie Mandela ebbe i suoi natali a Mbizana, in Sudafrica, esattamente il 26 settembre del 1936. Per diversi anni fu a capo dell’African National Congress Women’s League e membro del Comitato Esecutivo Nazionale dell’African National Congress. Nel 1956 Winnie Mandela è la prima donna nera del Sudafrica ad aver conseguito il diploma da assistente sociale. Grazie a ciò, ottenne molta notorietà in Sudafrica. Chissà se, in quegli anni, immaginò cosa ebbe per lei in serbo la vita

L’incontro con Nelson Mandela

È in questo periodo che conosce Nelson Mandela. Di 18 anni più grande, al tempo era sposato con Evelyn Ntoko Mase. Da quel primo matrimonio erano già nati quattro figli. Nel 1957 avvenne però il divorzio. Tempo un anno circa, e Nelson Mandela decise di sposare Winnie. La nuova moglie dirà del matrimonio: “La mia vita con lui è stata una vita senza di lui”. Nelson Mandela è già nel pieno della sua attività, subisce già i processi, è in libertà vigilata. Per poter convogliare a nozze con Winnie Mandela, dovette ottenere dei particolari permessi.

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L’attività

Soltanto quanttro mesi dopo il matrimonio ed incinta, Winnie Mandela prese parte a una manifestazione contro le leggi riguardo i lasciapassare imposti alle persone di colore. In seguito a ciò, Winnie Mandela finì in manette. Venne rilasciata dopo sette giorni, per scoprire di essere stata licenziata dall’ospedale presso il quale lavorava.
Inizia così un percorso non diverso da quello di molti militanti di colore. Winnie Mandela subisce processi, arresti, periodi di detenzione e periodi di isolamento o libertà vigilata. Sono anni molto difficili. L’African National Congress è costantemente sotto attacco e praticamente annientato dalle condanne (a morte). L’attenzione del resto del mondo verso la situazione sudafricana è troppo flebile. Per 8 anni, Winnie Mandela venne messa al bando, da sola con le due figlie avute da Nelson. La donna stazionò presso Brandfort, un villaggio isolato dello Stato libero d’Orange. La donna è in difficoltà anche psicologica e mentale. Testimonianze raccontano che la donna si sia data all’alcolismo, a strambe frequentazioni, e ad una vita sessuale parecchio disinibita.

Nel 1985 decise di tornare, nonostante la messa al bando, a vivere a Soweto. E qui, finalmente, qualcosa si mosse. Oltre alla sua attività, anche la comunità internazionale finalmente si ‘accorse’ maggiormente della situazione. Winnie Mandela divenne famosa in tutto il mondo. Tuttavia, assieme alle sovvenzioni e ai premi portati da ogni parte, giunsero intorno alla donna anche loschi individui.

Le ombre

Verso la fine degli anni Ottanta, la sua guardia del corpo Jerry Musivuzi Richardson venne accusata di aver rapito quattro giovani dall’abitazione di un pastore metodista. In seguito, li avrebbe portati di forza in casa Mandela e obbligati, con un violento pestaggio, ad ammettere di essere stati abusati sessualmente dal religioso. Accusarono uno dei quattro ragazzi, il 14enne James Seipei, di essere anche una spia. Il suo corpo senza vita venne rinvenuto in campagna. Si trattò del 6 gennaio dell’89. Winnie Mandela fu perciò messa a processo. Inizialmente, il giudice la condannò a sei anni di prigione. In ultimo grado, questa pena fu ridotta ad una semplice multa. Nel 1992 subì l’accusa di aver commissionato l’omicidio di un amico di famiglia, Abu-Baker Asvat. Si tratta del dottore che aveva visitato il quattordicenne James Saipei in casa Mandela prima che venisse ucciso. Secondo l’accusa, la donna avrebbe pagato circa 8.000 dollari e fornito anche le armi per l’uccisione del ragazzino.

Fine del matrimonio

Nelson Mandela fu costretto a sconfessarla dal carcere per due volte. La prima, per lussuosa villa di 20 stanze con piscina, situata in mezzo alle baracche del Soweto. La secondo volta quando Winnie cercò di mettere sotto copywight il nome del marito, affidandolo ad un avvocato. Ma l’immagine di Winnie Mandela era ormai macchiata. Nel 1992 vi fu la separazione, nel 1996 ci fu invece il divorzio.

Poco dopo, Nelson Mandela si sposerà, per la terza volta, con Cracha Machel, vedova del leader per l’indipendenza del Monzambico.