Sono emersi nuovi dettagli dalle indagini da parte della Guardia Civil sull’incidente mortale in cui hanno perso la vita il calciatore del Liverpool Diogo Jota e suo fratello André Silva.
Morte Diogo Jota, novità dalle indagini sulle cause dell’incidente
Sono passati cinque giorni dal tragico incidente stradale in cui hanno perso la vita il calciatore del Liverpool Diogo Jota e suo fratello André Silva.
Col passare dei giorni emergono nuovi dettagli circa la dinamica del sinistro mortale. La Lamborghini su cui viaggiavano i due fratelli andava a una velocità elevata, senza dubbio ben oltre i 120 km/orari consentiti, poi durante un sorpasso, lo pneumatico di una delle ruote posteriori sarebbe scoppiato, rendendo l’auto ingovernabile fino al tragico schianto in cui i due fratelli sono morti sul colpo.
Morte Diogo Jota: era lui alla guida della Lamborghini
Per arrivare alla conclusione che la Lamborghini viaggiasse a una velocità molto elevata, sono stati i segni lasciati sul manto stradale da una delle ruote che poi è andata in fiamme. Secondo inoltre le indagini svolte fino a ora, pare che alla guida dell’auto sportiva ci fosse proprio Diogo Jota. Il calciatore del Liverpool e suo fratello stavano viaggiando lungo l’A-52 verso Santander, dove avrebbero dovuto prendere un traghetto per l’Inghilterra. A Jota era stato sconsigliato di prendere l’aereo per un precedente intervento ai polmoni. Il calciatore lascia la moglie, Rute Cardoso, sposata appena dieci giorni prima, e tre figli piccoli.