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Napolitano attacca l'establishment: ipocrita chi lamenta l'abuso delle intercettazioni

Napolitano

Alermine della cerimonia di premiazione di Emma Bonino da parte dell'Ispi, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani Napolitano attacca l'establishment sulla questione intercettazioni.

Napolitano, ex Presidente della Repubblica, al termine della cerimonia di premiazione di Emma Bonino da parte dell’Ispi, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, ha avuto modo di esprimere la propria opinione sulla questione intercettazioni, argomento che da anni crea scontri tra i vari partiti. “Tutti adesso gridano contro l’abuso delle intercettazioni – ha detto Napolitano – e l’abuso della pubblicazione. È un’ipocrisia paurosa perché è una questione aperta da anni e anni con sollecitazioni frequenti e molto forti da parte delle alte istituzioni. Io personalmente ho messo il dito in questa piaga e non c’è mai stata una manifestazione di volontà politica per concordare provvedimenti che avessero messo termine a questa insopportabile violazione della libertà dei cittadini, dello stato di diritto e degli equilibri istituzionali“.

Parole forti, quelle dell’ex Capo di Stato che sembra accusare l’establishment politico italiano di ipocrisia in merito alla questione intercettazioni. Ma il pensiero di Napolitano non si sofferma solo sull’ipocrisia ma anche sul fatto che nessuno finora ha fatto nulla per risolvere la questione: “Ieri sera seguendo un dibattito in tv c’è stata una cosa che mi ha veramente molto colpito: tutti adesso gridano contro l’abuso delle intercettazioni e l’abuso della pubblicazione, non si sa quanto fedele, dei resoconti. Ma prima di ripetere le rampogne si chieda perché fino a oggi sono sfuggiti a qualsiasi soluzione normativa. Quella dell’abuso delle intercettazioni è una vicenda che si trascina in modo intollerabile“,

Napolitano è intervenuto anche nel dibattito sulla Legge Elettorale. “Evocare l’eventuale soluzione di un decreto, anche come arma estrema per uscirne tra qualche settimana, credo sia alquanto abnorme. Non è questo che ha suggerito la Corte Costituzionale. Penso che sarebbe assolutamente obbligatorio per qualsiasi forza politica che abbia un minimo di senso di responsabilità collaborare a un’intesa non piegata sul calcolo particolare o illusorio di nessuna singola forza politica“.