> > 'Ndrangheta in Lombardia: dimissioni gruppo Lega Nord a Seregno

'Ndrangheta in Lombardia: dimissioni gruppo Lega Nord a Seregno

Seregno

La Giunta Comunale di Seregno è definitivamente caduta dopo le dimissioni presentate da consiglieri e assessori di Lega Nord, Forza Italia e minoranza.

In seguito alle dimissioni di consiglieri e assessori di Lega Nord e Forza Italia, arrivate dopo l’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘Ndrangheta nel mondo politico ed imprenditoriale lombardo, la Giunta Comunale di Seregno, in provincia di Monza, è caduta.

Seregno, dimissioni di gruppo della Lega Nord per il caso della ‘Ndrangheta in Lombardia

La Giunta Comunale di Seregno è definitivamente caduta dopo le dimissioni presentate da consiglieri e assessori di Lega Nord, Forza Italia e minoranza, che hanno deciso in massa di abbandonare il loro incarico.

Da un paio di giorni, infatti, il Comune di Seregno, in provincia di Monza, è al centro della bufera a causa della maxi inchiesta sulle infiltrazioni della ‘Ndrangheta all’interno del modo imprenditoriale e politico della Lombardia.

Le reazioni dopo la caduta della Giunta Comunale di Seregno

Secondo quanto riferito dalla minoranza, però, la Giunta Comunale sarebbe rimasta in piedi senza il loro contributo. William Viganò, capogruppo del Pd del Consiglio appena decaduto, ha infatti dichiarato: “È stata una scelta necessaria anche per la minoranza, dato che qualcuno della maggioranza non ha mollato. Altrimenti non ci sarebbero stati i numeri per far cadere questa Giunta, un atto dovuto ai cittadini”.

La decisione presa da tutto il Consiglio ha di fatto evitato un eventuale commissariamento del Comune, una ipotesi di cui ha parlato il Prefetto di Monza, Giovanna Vilasi, nella serata di ieri in seguito alla attesa decisione del Gip di Monza sull’interdizione del vice sindaco, Giacinto Mariani, richiesta dalla magistratura. Il vice sindaco è indagato a piede libero con l’accusa di abuso d’ufficio.

Il ruolo di Giacinto Mariani

Il vero padrone dell’amministrazione comunale di Seregno, cittadina in Brianza finita negli ultimi giorni nella bufera per la max inchiesta su infiltrazioni della ‘Ndrangheta nel mondo politico e imprenditoriale lombardo, sarebbe stato proprio Giacinto Mariani, vice sindaco della città.

Mentre il sindaco di Seregno, Edoardo Mazza, è attualmente ai domiciliari, il vicesindaco invece è indagato a piede libero con l’accusa di abuso di ufficio. Nel frattempo è emersa una intercettazione datata ottobre 2015, in cui si può sentire il costruttore Antonino Lugarà (ora in carcere per corruzione e vicino all’ambiente della ‘Ndrangheta) parlare di Mazza con Stefano Gatti (pure lui ai domiciliari).

Nella conversazione si può sentire Gatti dire a Lugarà: “Lui c’ha il padrone … unico padrone … Giacinto Mariani”. In un’altra intercettazione si può ascoltare un architetto definire Mazza come una “pedina”, in quanto di fatto viene guidato e manovrato dal vicesindaco Mariani.