Il caso di Chiara Petrolini, giovane mamma di 21 anni accusata di omicidio e soppressione di cadavere dei suoi due figli neonati, continua a suscitare grande attenzione. Dopo il ritrovamento dei corpi a Traversetolo, il Tribunale del Riesame di Bologna è tornato a pronunciarsi sulla posizione della donna, in un procedimento delicato che tiene sotto i riflettori la complessità delle indagini e le pesanti accuse a suo carico.
Due neonati trovati morti a Vignale di Traversetolo: madre accusata di omicidio e occultamento
Nel mese di agosto 2024, a Vignale, frazione di Traversetolo, sono stati scoperti i corpi senza vita di due neonati sepolti nel giardino di una villetta. Il primo corpo è stato rinvenuto il 9 agosto, mentre il secondo è stato trovato il 7 settembre dello stesso anno. Le indagini hanno rivelato che la madre, Chiara Petrolini, 22 anni, avrebbe partorito entrambi i bambini in solitudine, senza assistenza medica, e successivamente li avrebbe seppelliti nel giardino di casa.
Le autorità hanno avviato un’inchiesta per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il padre dei bambini, Samuel Granelli, ha riconosciuto i figli e ha organizzato una cerimonia funebre per loro. I corpi sono stati sepolti nel cimitero di Traversetolo a marzo 2025, in una cerimonia che avrebbe visto l’assenza della madre, ancora agli arresti domiciliari.
Neonati morti, la decisione del tribunale del Riesame per la mamma Chiara Petrolini
Chiara Petrolini dovrà continuare a restare agli arresti domiciliari nell’abitazione dei genitori a Vignale di Traversetolo, ma con l’aggiunta del braccialetto elettronico. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Bologna, come confermato dall’avvocato difensore Nicola Tria.
I giudici hanno parzialmente modificato l’ordinanza emessa dal Gip di Parma, rendendo la misura più restrittiva, ma hanno respinto la richiesta della procura che puntava al carcere per la giovane donna.
“Il contesto che ha favorito quei comportamenti non esiste più. I domiciliari sono sufficienti per evitare il rischio di reiterazione”, ha dichiarato il legale della donna.
Tuttavia, la nuova decisione non sarà immediatamente operativa, in attesa di un eventuale intervento della Corte di Cassazione qualora il difensore presenti ricorso.
Chiara Petrolini è stata ufficialmente rinviata a giudizio lo scorso maggio. Il processo prenderà il via con la prima udienza, programmata per il 30 giugno alle ore 9:30, quando saranno presentate le accuse e si aprirà il dibattimento. Questa fase segna un passo cruciale nel procedimento giudiziario che riguarda le gravi imputazioni a suo carico.