Un nuovo episodio di violenza scuote la Nigeria centrale: diversi studenti sono stati rapiti da una scuola cattolica nello Stato del Niger. Si tratta del secondo rapimento di massa in meno di una settimana, in un contesto di crescente insicurezza che coinvolge scuole, chiese e comunità locali. Le autorità hanno immediatamente avviato operazioni di soccorso, mentre il Paese resta sotto tensione per gli attacchi delle bande armate.
Cresce l’allarme sicurezza in Nigeria tra rapimenti e attacchi armati
Il rapimento di Agwara si inserisce in un contesto di crescente insicurezza nel Paese, dove bande armate hanno recentemente preso di mira scuole e luoghi di culto. Solo martedì scorso, un attacco a una chiesa nella Nigeria occidentale ha provocato due morti durante una funzione trasmessa in diretta e ha lasciato decine di fedeli scomparsi, tra cui circa 35 rapiti secondo alcune testimonianze, anche se il dato non è stato confermato ufficialmente.
A causa di questi episodi, il governo dello Stato di Kwara ha ordinato la chiusura temporanea delle scuole in diversi distretti e ha rafforzato la presenza delle forze dell’ordine nelle zone più vulnerabili. La crescente ondata di rapimenti a scopo di estorsione ha spinto anche il presidente nigeriano Bola Tinubu a ordinare lo schieramento dei militari nelle foreste, dove si ritiene che i gruppi criminali trovino rifugio.
Nigeria, banda armata in una scuola cattolica: studenti rapiti
Un gruppo armato ha fatto irruzione nella scuola cattolica St. Mary, situata nell’area del governo locale di Agwara, nella Nigeria centrale, rapendo un numero ancora non confermato di studenti. La segnalazione è giunta alla polizia intorno alle 2 del mattino, secondo quanto riferito dai responsabili locali, e subito sono state attivate unità tattiche e l’esercito per setacciare le foreste circostanti.
Secondo l’emittente locale televisiva Arise News, potrebbero essere fino a 52 gli studenti coinvolti, mentre il governo dello Stato del Niger ha dichiarato che il numero esatto resta da verificare.
Questo rapimento segue di pochi giorni un episodio simile nello Stato di Kebbi, dove 25 studentesse di un convitto sono state portate via dagli stessi uomini armati; una di loro è riuscita a fuggire, mentre le altre risultano ancora disperse.
Il segretario del governo statale, Abubakar Usman, ha espresso “profonda tristezza” per l’accaduto e ha assicurato che le agenzie di sicurezza stanno lavorando senza sosta per liberare gli studenti.