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Scontro notturno tra Iran e Israele: attacchi reciproci, vittime civili e clima di terrore

Guerra Israele Iran

Guerra in Medio Oriente, missili su obiettivi militari e zone residenziali: sangue e rovine da Teheran a Tel Aviv.

È stata una notte di fuoco e paura quella che ha investito il Medio Oriente. Israele e Iran si sono scambiati violenti attacchi missilistici, colpendo non solo obiettivi militari strategici, ma anche aree civili densamente popolate. Da Teheran a Tel Aviv, interi quartieri sono stati sventrati dalle esplosioni, provocando morti, centinaia di feriti e una scia di distruzione che riaccende lo spettro di una guerra su larga scala.

Mentre la comunità internazionale lancia appelli alla de-escalation, la tensione resta altissima.

Notte di guerra: Israele risponde al fuoco di Teheran, Iran contrattacca

Il conflitto mediorientale, esploso tra Israele e Hamas, ha ormai assunto una dimensione regionale, coinvolgendo anche Libano, Siria, Iran e Yemen. Siamo al giorno 617 di una guerra che ha ormai travalicato ogni confine: Israele e Iran sono entrati in una fase di confronto diretto, senza più mediazioni.

Il secondo giorno di intensi scontri ha visto la Repubblica Islamica lanciare una quarta ondata di missili balistici contro il territorio israeliano. “Ne lanceremo altri duemila”, hanno dichiarato i pasdaran. Tel Aviv è stata colpita di nuovo: esplosioni in diverse zone della città hanno costretto la popolazione a rifugiarsi nei bunker.

La reazione di Israele è stata immediata: una serie di raid aerei ha colpito Teheran, Isfahan e Kermanshah, con esplosioni che hanno scosso diversi quartieri. Tra gli obiettivi anche il quartiere di Pastour, sede del palazzo presidenziale e della residenza della Guida Suprema. L’Iran ha promesso una risposta più dura, minacciando attacchi alle basi di Paesi alleati di Israele.

In serata, dopo ore di tensione, l’Iran ha lanciato tre nuove ondate di missili. Alcuni hanno superato le difese israeliane, causando esplosioni a Tel Aviv e Gerusalemme: una donna è morta, oltre 60 i feriti. La controffensiva, in risposta all’operazione “Rising Lion”, è stata chiamata “True Promise 3”.

Nel frattempo, Donald Trump ha elogiato l’azione israeliana, mentre Netanyahu ha invitato gli iraniani a ribellarsi al “regime malvagio” e a unirsi alla causa della libertà.

Scontro notturno tra Iran e Israele: attacchi reciproci, vittime civili e clima di terrore

Il bilancio dei bombardamenti iraniani su Israele si aggrava: secondo le autorità locali, almeno quattro persone sono rimaste uccise e 63 ferite, una delle quali in condizioni critiche. Le sirene hanno risuonato nel centro del Paese, colpito da una nuova ondata di missili balistici. Tra i feriti, uno è in gravi condizioni, otto avrebbero riportato lesioni moderate, mentre gli altri presentano traumi lievi.

Intanto, fonti iraniane riferiscono che nei raid israeliani intorno a Teheran hanno perso la vita almeno 60 civili, tra cui 20 bambini. Si tratta di uno degli episodi più sanguinosi dall’inizio dello scontro diretto tra i due Paesi.