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Novara, morti due 50enni: avevano ricevuto entrambi il vaccino Pfizer

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Si indaga a Novara sul decesso di due 50enni, morti a due settimane di distanza dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer.

Lo scorso 30 maggio entrambi i 50enni avevano ricevuto la dose del vaccino Pfizer presso il centro vaccinale Pala Green di Arona, provincia di Novara, e a distanza di due settimane, sono morti. Al momento non ci sarebbero collegamenti tra i due decessi. Si aspetta l’autopsia sulla salma della seconda vittima. A Macerata una settimana prima si era registrato un altro decesso simile.

Novara, 50enni morti dopo vaccino Pfizer

Ad Arona, provincia di Novara, si registrano i decessi di Massimiliano Marcacci e Andrea Pirali, 50enni che avevano ricevuto la dose del vaccino Pfizer, e che sono morti purtroppo a distanza di due settimane.

Entrambi avevano ricevuto la dose presso il centro vaccinale Pala Green di Arona lo scorso 30 maggio. La coincidenza del luogo e del giorno ha spinto così la procura di Verbania a chiedere accertamenti e aprire un’indagine.

Novara, 50enni morti per Pfizer: nessun collegamento

Massimiliani Marcacci era un ex ex arbitro e calciatore, ed p morto nella sua casa di Lesa, sulla spinda piemontese del Lagi Maggiore. Lascia la moglie e tre figlie di 5,7 e 9 anni.

Secondo l’autopsia, pare che Marcacci abbia avuto un malore improvvis, mentre Pirali, di due anni più giovane, avrebbe accusato un malore non appena tornato a casa. Solo l’autopsia potrà definire le cause del suo decesso.

Al momento però non ci sarebbero collegamenti tra i due casi, dato che entrambi non si conoscevano e ancora non è possibile stabilire possibili condizioni di salute in comune che avrebbero potuto causare la stessa reazione al vaccino.

Novara, 50enni morti dopo vaccino Pfizer: il precedente

Lo scorso 7 giugno 2021 a Macerata si è registrato il decesso di Massimo Bonfigli, 58enne geometra e funzionario del settore viabilità, dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer.

L’uomo è morto all’ospedale regionale di Torrette, e fin dai primi minuti avrebbe accusato una febbre molto alta, fino a 39 gradi.

Per questo motivo i suoi familiari lo hanno accompagnato al pronto soccorso di Macerata e nello stesso giorno era stato tarsferito al reparto di Rianimazione.

I primi esami clinici avevano rilevato un problema epatico, e già si  parlava di un trapianto di fegato, date le condizioni disperate del 58enne. Purtroppo però Massimo è morto poco dopo essere stato ricoverato.