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Nuova mappa Ue delle zone a rischio Covid: Friuli, Bolzano, Calabria e Marche in rosso

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Secondo la nuova mappa UE fornita dall'Ecdc che monitora la situzione Covid, l'Italia sta peggiorando la sua situazione, solo 3 regioni restano verdi

L’Ecdc ha compilato una nuova mappa dell’UE, divisa per colori, che analizza la situazione Covid in ciascun Paese. L’Italia in peggioramento con 4 regioni rosse e solo 3 verdi.

Nuova mappa Ue delle zone a rischio Covid: la situazione italiana

Come anticipato, secondo quanto emerge dall’analisi della nuova mappa stilata dall’Ecdc, peggiora la situazione legata al Covid-19 in Italia. La divisione in colori permette di attenzionare quali sono le zone a maggiore o minore rischio di contagio. Sono ben 4 le regioni dello Stivale che sono passate al colore rosso: Friuli Venezia Giulia, la provincia autonoma di Bolzano, Marche e Calabria. In queste zone c’è elevata incidenza di contagi. Restano solo tre le regioni verdi: Sardegna, Molise e Valle d’Aosta. Qui l’incidenza è rimasta bassa. Il resto del Paese è colorato in arancione e indica una via di mezzo.

Nuova mappa Ue delle zone a rischio Covid: la situazione nel resto d’Europa

Osservando attentamente la cartina si può ben analizzare la situazione generale in Europa. Procede bene la penisola Iberica, con Spagna e Portogallo a bassa incidenza. Da monitorare la situzione nell’est Europa, in particolare Romania, Bulgaria e Grecia, tutte colorate in rosso scuro.

Nuova mappa Ue delle zone a rischio Covid: il significato dei colori

Più precisamente ricordiamo che se una Regione è colorata di verde significa che ci sono meno di 25 casi ogni 100 mila abitanti, con un tasso di positività inferiore al 4%. Se la Regione è colorata di arancione invece si tratterà di zone con meno di 50 casi ogni 100 mila abitanti se il tasso di positività è uguale o superiore al 4%, oppure quelle tra i 25 e i 150 casi con un tasso inferiore al 4%. In rosso invece le Regioni che, nelle due settimane di analisi, hanno fatto registrare tra i 50 e i 150 casi e un tasso di positività inferiore al 4%, oppure quelle che hanno tra i 150 e i 500 casi ogni 100mila abitanti. In rosso scuro le situazioni più preoccupanti con più di 500 casi ogni 100 mila abitanti.