Il contesto dell’indagine
Le indagini sulla morte di Liliana Resinovich continuano a rivelare dettagli inquietanti. Sebastiano Visintin, indagato per l’omicidio volontario della moglie, è al centro di un nuovo sviluppo che coinvolge tre coltelli, precedentemente regalati a un conoscente in Toscana. Questo particolare emerge da un’inchiesta condotta dalla Procura di Trieste, che sta cercando di ricostruire i legami tra Visintin e gli oggetti sequestrati durante le perquisizioni.
Il sequestro dei coltelli
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Piccolo, il conoscente che ha ricevuto i coltelli ha contattato la pm Ilaria Iozzi per informarla del regalo ricevuto oltre due anni fa. Questo gesto ha sollevato interrogativi sul possibile coinvolgimento di questi utensili nella vicenda. La Squadra Mobile ha convocato l’uomo per chiarire il suo rapporto con Visintin e ha proceduto al sequestro dei coltelli. È importante notare che sul corpo di Liliana non sono state trovate ferite da armi da taglio, il che rende ancora più complessa la situazione.
Prossimi passi nelle indagini
La giudice per le indagini preliminari, Flavia Mangiante, è attesa a breve per decidere sull’assunzione della testimonianza di Claudio Sterpin, un altro elemento chiave nel puzzle investigativo. La testimonianza potrebbe fornire ulteriori indizi sul caso e chiarire il ruolo di Visintin nella morte di Liliana. Le indagini sono in corso e la Procura di Trieste sta lavorando per raccogliere tutte le prove necessarie per fare luce su questa tragica vicenda.