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Olimpiadi invernali 2026: ok da governo. M5S punta su Torino

Olimpiadi invernali

Il Cdm dà il proprio via libera alle candidature di Cortina, Milano e Torino per le Olimpiadi invernali 2026. Luigi Di Maio: "Torino o niente".

Il governo annuncia il proprio sostegno riguardo le candidature di Cortina, Milano e Torino, che corrono per ospitare le Olimpiadi invernali del 2026. L’esecutivo però precisa che l’appoggio sarà subordinato “al contenimento degli oneri complessivi e alla valorizzazione del rapporto costi/benefici dell’evento”. Si rafforza il pressing 5 Stelle su Torino, città guidata dalla pentastellata Chiara Appendino. Ma la Lega potrebbe preferire Milano.

Olimpiadi 2016: ok del governo

Il governo “preso atto della volontà espressa dai Comuni di Cortina, Milano e Torino di candidarsi a ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026, ha espresso la volontà di garantire il sostegno del Governo alla candidatura italiana, la cui proposta è di competenza del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI)” si legge nel comunicato stampa diramato al termine del Consiglio dei ministri di venerdì 6 luglio 2018.

L’esecutivo a guida Lega e M5S, però, chiarisce che questo sostegno non sarà incondizionato ma “subordinato” all’esperimento “di ogni possibile tentativo di trovare soluzioni condivise, con riguardo, in via prioritaria, al contenimento degli oneri complessivi e alla valorizzazione del rapporto costi/benefici dell’evento”. Inoltre, le tre città in lizza dovranno anche tenere conto “della sostenibilità del progetto a livello sociale e ambientale, dell’eredità dei Giochi verso la città, il Paese e le future generazioni” altrimenti il governo potrebbe non supportarle.

Stando alle indiscrezioni che emergono, i vertici del MoVimento 5 Stelle ovviamente puntano alla candidatura di Torino, governata dalla pentastellata Chiara Appendino. In base a quanto riporta La Stampa, persino il vicepremier Luigi Di Maio avrebbe dichiarato, nel corso di un incontro con il gruppo torinese dei 5 Stelle, che per le Olimpiadi invernali 2026 l’obiettivo è “Torino o niente”. Il 24 giugno è stato invece il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli a chiarire su Twitter: “Efficienza, sostenibilità ambientale e risparmio: non c’è soluzione migliore di Torino per le Olimpiadi 2026. – aggiungendo – Sarà una kermesse sfavillante, ma all’insegna di riqualificazione e riutilizzo, no nuove cattedrali nel deserto”.

Torino contro Milano

Da Torino, quindi, in molti sperano che Palazzo Chigi farà sentire tutto il suo peso politico quando arriverà il momento della designazione. Ma a mettere i bastoni tra le ruote a Chiara Appendino potrebbe essere proprio l’alleato di governo. In lizza per le Olimpiadi invernali 2026 c’è anche Milano, e se è vero che Giuseppe Sala è del PD è anche vero che la candidatura è appoggiata dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che è della Lega.

In una intervista al Corriere.it, Danilo Toninelli lascia intendere però che i 5 Stelle non si faranno mettere i piedi in testa. “Milano e la Lombardia rappresentano eccellenze organizzative in Italia su molti fronti” ammette, puntualizzando però: “C’è però un tema legato ai costi che certamente sarebbero più alti e poi c’è un ragionamento su know-how e identità di una città, come Torino, che infatti parte con un punteggio più alto per aver già ospitato i Giochi nel 2006 e ormai da tanto tempo lega il suo nome in modo splendido ai cinque cerchi della neve e del ghiaccio”.

Meno entusiasta il M5S romano, i quali invece assicurano che “il sì del governo non è incondizionato” come trapelerebbe. “Le Olimpiadi non si devono fare per forza: le priorità sono altre, se fossero troppo onerose si potrebbero anche evitare” sembra che si mormori infatti in ambienti capitolini a 5 Stelle, orfani delle Olimpiadi dopo il no di Virginia Raggi.