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Caso Villa Pamphili, svelata la vera identità di Rexal Ford: ecco chi è davvero

Villa Pamphili Rexal Ford

Arrestato in Grecia per i presunti delitti di Villa Pamphili, ma il nome Rexal Ford sarebbe falso: dubbi sull’identità e la testimonianza choc.

Un enigma avvolge il caso dei delitti di Villa Pamphili. L’uomo arrestato in Grecia, inizialmente identificato come Rexal Ford, potrebbe non essere chi dice di essere. Le autorità stanno cercando di fare luce sulla sua vera identità, mentre emergono nuove testimonianze che complicano ulteriormente il quadro. Tra ipotesi, false piste e rivelazioni inattese, il mistero si infittisce.

Caso Villa Pamphili: indagini a Malta e la testimonianza di un amico

Gli investigatori stanno cercando di ricostruire il contesto familiare seguendo anche una nuova pista che conduce a Malta, dove la coppia potrebbe essersi sposata e dove sarebbe nata la bambina.

Nel frattempo, è emersa la testimonianza di Oskar Christian, musicista noto come El Mariachi, che ha riferito a Repubblica di aver vissuto per un periodo insieme alla coppia. Secondo quanto raccontato, l’uomo non dava affatto l’idea di essere un senzatetto, ma una persona con più proprietà, presumibilmente impegnata nell’affitto di case tramite Airbnb. L’artista ha descritto i due come socievoli e affettuosi, ricordando con affetto i momenti trascorsi con loro.

Ha aggiunto che Ford era un uomo dai molti interessi — attivo nel cinema come regista, sceneggiatore e produttore — e proveniente, a suo dire, da una famiglia agiata e creativa. La compagna, invece, l’ha descritta come una brillante esperta di informatica, quasi un’hacker, conosciuta con il soprannome di Stella, anche se il suo vero nome restava incerto. Secondo lui, poteva essere russa o originaria di un Paese nordico, forse l’Islanda.

Omicidi Villa Pamphili, rivelato il vero nome di Rexal Ford: ecco come si chiama

Le ultime discrepanze emerse sull’identità dell’uomo sospettato del duplice omicidio a Villa Pamphili, gettano ulteriore ombra sulla figura finora conosciuta come Rexal Ford. L’individuo, attualmente detenuto sull’isola greca di Skiathos, è in attesa delle procedure di estradizione.

È stato individuato e bloccato in Grecia sei giorni dopo il ritrovamento dei corpi senza vita della moglie e della figlia di appena dieci mesi. Su quest’ultima sono in corso analisi genetiche per confermare il legame biologico con la coppia.

L’uomo si chiama in realtà Francis Kaufmann, non Rexal Ford come aveva dichiarato alle autorità. Di cittadinanza statunitense, era in possesso di un documento apparentemente autentico ma ottenuto utilizzando un’identità fittizia. A scoprire la falsificazione è stata l’FBI, che ha informato nelle ultime ore la procura di Roma.

Oltre ai test genetici, gli investigatori stanno ricostruendo i movimenti del 46enne analizzando telefono, carte di credito, testimonianze e immagini di sorveglianza. Le indagini indicano che l’uomo è arrivato in Italia ad aprile, senza che l’ingresso risultasse ufficialmente, e ha utilizzato più SIM e carte bancarie.

Il 7 maggio si sarebbe presentato come regista indipendente in una casa di produzione a Roma, usando l’identità di uno sceneggiatore statunitense e proponendo un film ambientato a Firenze. “Parlava inglese, era ben curato”, hanno raccontato i responsabili a Repubblica.

Il giorno successivo ha contattato la casa di produzione chiedendo aggiornamenti sul film, poi è partito per la Grecia da Fiumicino, senza bagagli e con gli stessi abiti indossati durante un precedente controllo di polizia, mentre teneva in braccio la bambina.