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Omicidio Chiara Poggi: parla l'avvocato lovati che si dice non convinto della posizione di Stasi

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Lovati, avvocato di Andrea Sempio, ha reso noti nuovi retroscena sul giorno del delitto di Chiara Poggi a Garlasco.

L’omicidio di Garlasco è tornato ad essere l’interesse principale della cronaca italiana dopo la riapertura delle indagini per la possibile presenza di un nuovo DNA sulla scena del delitto, situazione che potrebbe qualora confermata cambiare lo scenario conosciuto e che vede Alberto Stasi dichiarato colpevole dell’uccisione dell’ex fidanzata Chiara Poggi.

Lovati sapeva dell’omicidio ancor prima del ritrovamento del corpo

Lovati ha raccontato di aver saputo dell’uccisione di una ragazza a Garlasco già nella mattinata del 13 agosto, l’avvocato ricorda con precisione anche l’orario perché era il giorno del suo compleanno:

Tutti dicevano che era stata uccisa una ragazza a Garlasco” una situazione che fa a pugni con la dichiarazione ufficiale del ritrovamento, arrivata alle 13:50 dopo che Alberto Stasi ha effettuato la chiamata al 118.

Quello che ci si chiede è: come è possibile che la notizia della morte fosse già pubblica ancor prima del ritrovamento del corpo? Una situazione inverosimile che è necessario monitorare con attenzione.

In particolare Lovati poggia il suo pensiero sulla narrazione di Alberto Stasi, da lui giudicata come “costruita ad arte e poco credibile“, come riporta TGCom24, dato che le notevoli incongruenze tra gli orari non avvalorano il racconto dell’ex fidanzato.

Andrea Sempio Indagato e i sogni dell’avvocato difensore

Quanto raccontato da Lovati assume oggi ancor più valore perché Sempio è indagato ed il suo avvocato punta a svelare queste notizie per far riflettere su come siano stati raccontati i fatti al momento del delitto.

Ricordiamo che non è la prima volta che Lovati apre a rivelazioni che non hanno poi prove di fondamento ma allo stesso tempo fungono da possibili nuove interpretazioni. Ha parlato pubblicamente di sogni e sensazioni che avrebbero dato spazio a visioni alternative sul caso che non sono mai state considerate.

Infatti per lui Stasi è solo una pedina mossa da qualcuno che ha effettivamente orchestrato il delitto. Tutto questo è utile per poter provare ad osservare il caso dell’omicidio di Garlasco in modo diverso, senza per forza soffermarsi su quanto dichiarato da giudici e organi di informazione.