> > Omicidio passionale, 45enne colpito con un pugno: deceduto

Omicidio passionale, 45enne colpito con un pugno: deceduto

pugno

Un uomo di 45 è morto a Napoli dopo un mese di coma. Lo sfortunato aveva innescato una lite col rivale in amore ed era stato colpito in faccia da un violento pugno che gli ha fatto perdere i sensi e battere la testa.

Muore dopo un mese di coma

Anche se non è facile, bisogna accettare le sconfitte e le delusioni, perché altrimenti si soffre molto di più, ed in questo caso si muore anche. Giovanni Masturzo, 45 anni, è morto oggi all’ospedale di Napoli San Giovanni Bosco, dopo circa un mese di coma. Aveva intrapreso una rissa con l’attuale compagno della sua ex, il quale gli aveva tirato un violento pugno in faccia.

Lite con rivale in amore

Giovanni Masturzo non è più riuscito a darsi pace da quando è finita la relazione con la sua ex compagna. A peggiorare le cose, è sto il fatto che lei non è rimasta a lungo single. Casualmente i tre si incontrano a settembre in via Pagliaro ad Anacapri. Accecato dall’ira, Giovanni Masturzo inizia ad insultare i due e ad imprecare platealmente contro di loro. Anche il compagno di lei, però, ha perso colpevolmente il controllo. Le mani iniziano a prudere sempre di più. Basta davvero poco per dimenticarsi dell’educazione e delle buone maniere. Ma ormai è diventata una questione di onore. Il compagno di lei si avvicina a Giovanni Masturzo, e sferra un potente pugno che colpisce il rivale alla mascella, fratturandola. Ma non è tutto. Giovanni Masturzo perde i sensi, cade a terra e picchia la testa. Questo è l’inizio del calvario che si è concluso oggi.

pugno

Pugno mortale

È stato evidente nell’immediato che Giovanni Masturzo si sia fatto parecchio male. Il suo aggressore è stato subito denunciato ai carabinieri con l’accusa di lesioni gravissime. Ma adesso la sua posizione, di fronte alla legge, è ineluttabilmente destinata a peggiorare ulteriormente. Si parla ormai di omicidio preterintenzionale.

Giovanni Masturzo è stato subito portato all’ospedale Capilupi di Capri, poi trasferito a Napoli. Il trauma causato dal pugno subito dal rivale in amore aveva innescato un’emorragia celebrale, che aveva poi portato al coma.

Caso simile a Palermo

Anche a Palermo, a maggio, era successo un fatto simile. A Bagheria un uomo di 60 anni è morto 50 giorni dopo essere stato colpito da un pugno sferrato da un 46enne. I due avevano avuto un’animata discussione e lite per futili motivi.

Una morte stupida

Sono storie che, davvero, mettono in mostra un lato incivile e stupido dell’uomo. Un motivo in più per contare fino a 10 (o anche più) prima di agire. Purtroppo l’esito può essere mortale, e non si può più tornare indietro. Ma anche se non scappasse il morto, non vale la pena farsi male così. Il passato, anche recente, può far male, ma bisogna saper guardare avanti e pensare al futuro. Qualcuno ha detto che la miglior vendetta è il perdono. Magari non si deve per forza arrivare al perdono, ma quantomeno evitare di scadere nell’illegalità sì.