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Omicidio Vicenza, trovato morto il presunto colpevole

carabinieri

Si sarebbe tolto la vita il principale sospettato dell'omicidio di Enrico Faggion, avvenuto il 27 luglio nel Vicentino.

Non si ferma la scia di sangue che ha colpito il paese di Trissino, nell’Alto Vicentino: nella giornata di venerdì 27 luglio un uomo è stato assassinato e il presunto omicida si è suicidato.

Omicidio Trissino, morto presunto colpevole

Un omicidio, probabilmente mosso da ragioni economiche, e un suicidio: è questo il tragico bilancio della giornata di venerdì 27 luglio a Trissino. Tutto è iniziato con una sparatoria che ha colpito a morte Enrico Faggio, 39 anni. Nell’arco di poche ore, le indagini per rintracciare il colpevole dell’omicidio sono a una svolta. Giancarlo Rigon, 61 anni, è ricercato dalle Forze dell’Ordine come presunto colpevole dell’assassinio, avvenuto poche ore prima nel paese in provincia di Vicenza. Giancarlo Rigon è stato trovato dagli agenti morto all’interno della sua automobile. Pare non ci siano dubbi sul fatto che il 61enne si sia tolto la vita. Verso le ore 17 Vicenza Today riferisce che “avrebbe già un nome e un cognome l’omicida di Enrico Faggion”, dopo aver riportato che le indagini, secondo indiscrezioni, stavano indirizzandosi verso un compaesano della vittima. Alle ore 19, sempre il portale web, riporta che l’uomo ricercato è morto. Giancarlo Rigon è stato ritrovato in via Dugale, un luogo isolato del paese Vicentino. Qui il 61enne sarebbe stato ritrovato nella sua automobile, una Mercedes Classe E, dopo essersi tolto la vita con un colpo di pistola. Probabilmente si tratta della stessa arma con la quale Rigon avrebbe sparato a Faggion. All’origine dell’omicidio-suicidio ci sarebbero ragioni economiche. Le indagini- occorre precisarlo- sono ancora in corso.

La sparatoria e l’omicidio

Si è conclusa tragicamente la giornata di venerdì 27 luglio a Trissino. Poco prima delle 13 Enrico Faggion, 39enne, viene colpito da alcuni colpi di pistola. Non riesce a sopravvivere. La dinamica dell’attacco è stata ricostruita con precisione, grazie anche ai racconti delle persone presenti. La vittima è stata aggredita verso le 13 in via Nazario Sauro. Una Mercedes nera ha tagliato la strada alla Ford Kia bianca di Enrico Faggion, costringendo quest’ultimo a fermarsi. L’uomo è sceso dall’auto e sarebbe nata una forte lite con l’autista dell’altro veicolo, che ha colpito mortalmente il 39enne con una pistola. Una testimonianza, raccolta da Vicenza Today, riferisce di quattro colpi d’arma da fuoco, uditi chiaramente anche da altre persone presenti, esplosi uno dopo l’altro. Enrico Faggion era dipendente dell’azienda MB Conveyors di Borgliano, che produce nastri trasportatori. Originario di Trissino, viveva da qualche tempo a San Martino Buon Albergo (Verona) insieme alla compagna, con la quale avrebbe dovuto sposarsi a breve, l’8 agosto. Nel momento in cui è stato assassinato, Faggion stava recandosi a salutare sua madre, approfittando della pausa pranzo. A quanto risulta dalle prime indagini, la sparatoria è avvenuta per ragioni economiche e riguarda un vecchio debito legato all’ambiente orafo.