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Onu, duro affondo di Donald Trump all’Assemblea Generale: "Nessun aiuto per far finire la guerra"

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All’Assemblea Onu, Donald Trump critica l’immobilismo dell’organizzazione e rivendica i suoi successi in politica estera.

All’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Donald Trump ha puntato il dito contro l’organizzazione stessa: secondo il presidente, l’Onu non starebbe facendo abbastanza per sostenere gli Stati Uniti nello sforzo di fermare la guerra, alimentando nuove tensioni diplomatiche.

Assemblea Generale Onu, la frecciata di Trump su scala mobile e teleprompter

Durante il suo intervento all’Assemblea Generale dell’Onu a New York, Donald Trump non ha mancato di ironizzare sulle difficoltà logistiche incontrate al Palazzo di Vetro.

Il presidente ha raccontato che la scala mobile sulla quale stava salendo insieme a Melania si sarebbe bloccata a metà percorso, costringendoli a un’entrata meno scenografica del previsto. A questo episodio ha aggiunto il malfunzionamento del teleprompter, che lo avrebbe lasciato senza testi di supporto nel bel mezzo del discorso.

“Non fa niente, terrò questo discorso senza teleprompter. Sono felicissimo di essere qui con voi, parlerò col cuore. Posso solo dire che chi sta gestendo questo teleprompter è in grossi guai. Tutto ciò che ho ottenuto dall’Onu è una scala mobile che si è bloccata a metà. Se la first lady non fosse stata in ottima forma sarebbe caduta, ma la first lady è in ottima forma, entrambi lo siamo. Poi ho ottenuto un teleprompter che non funziona, queste sono le due cose che ho avuto dall’Onu: grazie mille“, ha iniziato così il suo discorso Donald Trump.

Assemblea Generale Onu, l’attacco di Donald Trump: “Nessuno aiuto per far finire la guerra”

Intervenendo all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, Donald Trump ha rivolto dure critiche all’organizzazione, accusata di limitarsi a produrre dichiarazioni formali incapaci di fermare i conflitti. Il presidente ha rivendicato di aver concluso sette guerre senza alcun sostegno da parte del Palazzo di Vetro, lamentando di non aver mai ricevuto neppure un riconoscimento per i suoi sforzi, credendo di meritare, invece, il Premio Nobel.

“Qual è lo scopo delle Nazioni Unite? Tutto ciò che l’organismo fa è scrivere lettere forti e parlare con parole vuote“.

Ha poi spostato l’attenzione sul tema dell’immigrazione, definita la principale emergenza del nostro tempo e attribuendo all’Onu la responsabilità di favorire l’“invasione” dei Paesi occidentali. Secondo Trump, solo politiche di chiusura netta delle frontiere, come quelle adottate durante la sua amministrazione, possono arginare il fenomeno.

“Dobbiamo mettere fine all’esperimento fallito dei confini aperti. I vostri Paesi andranno all’inferno“.

Il presidente ha inoltre messo in guardia contro il riconoscimento della Palestina, interpretato come un premio a Hamas, e ha chiesto la liberazione immediata degli ostaggi. Sul fronte della guerra in Ucraina ha ribadito la disponibilità degli Stati Uniti a imporre nuove sanzioni a Mosca, ma ha avvertito che senza un impegno comune dell’Europa e della comunità internazionale tali misure restano inefficaci.

Non sono mancati attacchi alle politiche climatiche, bollate come la più grande frode della storia e considerate una minaccia per la stabilità economica dell’Occidente.

“Il cambiamento climatico è la più grande truffa mai perpetrata al mondo”.