Rio de Janeiro è stata trasformata in un vero e proprio campo di battaglia. Nelle favelas della zona nord, in particolare nei Complessi di Alemão e Penha, una massiccia operazione antidroga ha visto confrontarsi le forze speciali della polizia e i narcotrafficanti del Comando Vermelho, la più potente organizzazione criminale della città. Decine di morti, barricate incendiate, droni esplosivi e scontri a fuoco incessanti hanno segnato una delle giornate più violente della storia recente della metropoli brasiliana.
Maxi-operazione contro i narcos nelle favelas di Rio
Le favelas della zona nord di Rio de Janeiro, in particolare i Complessi di Alemão e Penha, sono state teatro di violenti scontri a fuoco tra forze dell’ordine e trafficanti legati al Comando Vermelho, la principale organizzazione criminale della città. L’operazione, che ha coinvolto oltre 2.500 agenti in assetto antisommossa, aveva l’obiettivo di catturare circa cento narcotrafficanti e smantellare le loro reti di controllo territoriale.
I criminali hanno reagito con una violenza estrema, impiegando armi da fuoco, droni esplosivi e barricate improvvisate, inclusi autobus dati alle fiamme, per ostacolare l’avanzata della polizia. Mezzi blindati e veicoli da demolizione sono stati utilizzati per abbattere le barriere, mentre le immagini diffuse sui social mostrano colonne di fumo e raffiche di colpi che hanno caratterizzato le strade del Complexo do Alemao e della Penha, trasformando la città in un vero campo di battaglia.
Maxi-operazione contro i narcos nelle favelas di Rio: il bilancio delle vittime
Gli scontri hanno provocato almeno 64 morti, tra cui quattro agenti, rendendo questa operazione la più letale nella storia dello Stato di Rio. Oltre ai decessi, sono state arrestate almeno 81 persone e sequestrati decine di fucili e ingenti quantità di droga.
Le conseguenze del conflitto si sono estese alla vita quotidiana dei residenti: circa 280.000 abitanti hanno dovuto affrontare la chiusura di 45 scuole e di tutti gli ambulatori e centri sanitari della zona. La città ha visto una paralisi dei trasporti e l’imposizione di blocchi stradali come rappresaglia da parte del Comando Vermelho, che ha cercato di seminare il terrore dalla zona nord fino al centro storico, sospendendo attività commerciali e obbligando la popolazione alla prudenza, con la preoccupazione che il numero delle vittime possa aumentare.