Giampiero Casoni Potrebbe benissimo essere definita una specie di riflessione a voce alta se a farla non fosse stato Papa Francesco: “Stiamo regredendo, è in atto una terza guerra mondiale“. Il pontefice analizza gli aspetti storici ed etici della guerra che la Russia ha portato in Ucraina e lo fa ricevendo in udienza i partecipanti alla Sessione Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze, riunita in Vaticano sul tema “Scienza di base per lo sviluppo umano, la pace e la salute planetaria”.
Papa Francesco: “Stiamo regredendo”
Ha detto il Papa: “Dopo le due tragiche guerre mondiali sembrava che il mondo avesse imparato a incamminarsi progressivamente verso il rispetto dei diritti umani, del diritto internazionale, di varie forme di cooperazione. Ma purtroppo la storia mostra segni di regressione”. E poi: “Non solo s’intensificano conflitti anacronistici ma riemergono nazionalismi chiusi, esasperati, aggressivi e nuove guerre di dominio che colpiscono civili, anziani, bambini e malati e provocano distruzione ovunque. I numerosi conflitti armati preoccupano seriamente. Ho detto che era una terza guerra mondiale ‘a pezzi’, oggi possiamo dire ‘totale’“.
La guerra atomica “anacronistica” ma reale
Poi il Pontefice paventa un pericolo reale, è il “pericolo della guerra atomica” che “avrebbe già dovuto essere scongiurato”. E ancora: “I rischi per le persone e per il pianeta sono sempre maggiori. San Giovanni Paolo II ringraziò Dio perché, per intercessione di Maria, il mondo era stato preservato dalla guerra atomica. Purtroppo dobbiamo continuare a pregare per questo pericolo, che già da tempo avrebbe dovuto essere scongiurato“.
