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Patrizia Baffi lascia Italia Viva per Fratelli d'Italia: tutti i cambi di casacca della consigliera

Baffi lascia Italia Viva

La consigliera della Regione Lombardia Patrizia Baffi lascia Italia Viva per andare in Fratelli d'Italia: ennesimo cambio di partito per la politica?

La consigliera della Regione Lombardia di Italia Viva, Patrizia Baffi, sarebbe pronta a lasciare il partito fondato da Matteo Renzi per entrare nello schieramento politico guidato da Giorgia Meloni, ovvero Fratelli d’Italia. A riferirlo è la Repubblica che dà il passaggio per certo, in un percorso politico della Baffi che non è certo dei più coerenti. Nelle elezioni regionali della Lombardia del 2018 viene eletta con 1639 voti tra le fila del Pd, salvo poi passare ad Italia Viva nel 2019 quanto Renzi, staccandosi dai dem, ha portato con se i suoi fedelissimi. Un cambio di casacca in quel caso senza dubbio più equilibrato rispetto a quello che la condurrebbe ora in una forza di destra com’è Fratelli d’Italia.

Baffi lascia Italia Viva

Sul suo passaggio dal Pd ad Italia Viva, la Baffi disse al quotidiano Il Cittadino: Non è un cambio di rotta, voglio precisarlo subito, ma è il frutto di una decisione chiara: voglio continuare la strada iniziata nel 2013, mantenendo la coerenza”. Voleva dunque seguire quello che era stato il suo leader, Matteo Renzi, anche in questa sua nuova avventura.

Il nome di Patrizia Baffi era salito inoltre alle cronache nazionali lo scorso 8 settembre quando la consigliera regionale della Lombardia aveva deciso di non votare per la seconda volta una mozione di sfiducia contro il presidente della Regione Attilio Fontana e l’allora assessore al Welfare Giulo Gallera. La mozione era arrivata da parte delle opposizioni che lamentavano una pessima gestione da parte della giunta delle Rsa in riferimento ai molti casi di positivi al covid e morti registrati dalla Lombardia in queste strutture durante la prima ondata della pandemia. Il voto contrario della Baffi, rispetto a quella che era la linea delle opposizione, di cui anche lei faceva parte, permisero al leghista Attilio Fontana di continuare a guidare la Regione Lombardia.