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Pensioni donne: le ipotesi al vaglio

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Pensioni, il governo valuta l'ipotesi di estendere i quattro mesi di anticipo per ogni figlio a tutte le forme pensionistiche per le donne

Al termine dell’incontro al Ministero del Lavoro di oggi, dedicato a donne e giovani, non emerge ancora un quadro chiaro sulla riforma delle pensioni anche se sono formulate alcune ipotesi.

Pensioni donne, le dichiarazioni dei sindacati 

Al termine dell’incontro di oggi al Ministero del Lavoro dedicato al tema delle donne e a i giovani , dalle dichiarazioni rese da parte dei sindacati emerge un quadro non ancora definito riguardo la riforma delle pensioni e in particolare,  una riformulazione di ‘Opzione donna’.

Bombardieri, Uil

“Il governo – ha dichiarato al termine dell’incontro il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri – ha messo sul tavolo una prima intenzione di modificare la norma su Opzione donna. Ma non ha spiegato se sarà una ulteriore modifica o il ripristino  della forma precedente. Il governo si è impegnato a modificare l’attuale normae a darci risposta nelle prossime ore, nei prossimi giorni perché si stanno confrontando tra ministero del Lavoro e Mef”. Il segretario della Uil chiede dunque di passare dalle parole ai fatti.

Ferrari, Cgil

Per il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari, l’incontro è stato “assolutamente interlocutorio”. Non sono arrivate dunque nell’incontro le risposte attese ” a partire dal ripristino delle condizioni per l’accesso a Opzione donna. Un segnale che non fa ben sperare sulla credibilità e la serietà di un percorso che avrebbe ben altra ambizione”.

Paolo Capone, Ugl

“L’incontro sulla riforma delle pensioni al ministero del Lavoro è sicuramente utile nel metodo e nel merito, in quanto si è condiviso un percorso complessivo che vedrà i sindacati lavorare insieme al ministero per la riforma previdenziale. A breve dovrebbe arrivare la riformulazione di Opzione donna. Difficile, però, la semplice riproposizione di quella passata”. Questo invece il giudizo al termine della riuninone di oggi da parte del  segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone.

L’ipotesi di estendere i 4 mesi di anticipo

Al netto di Opzione donna, infatti, per la riforma complessiva delle pensioni il governo valuta l’ipotesi di estendere i quattro mesi di anticipo per ogni figlio (già previsti dalla riforma Dini solo per chi è nel contributivo pieno) a tutte le forme pensionistiche per le donne. Lo riferiscono i sindacati, scrive l’Ansa, al termine dell’incontro al Ministero del Lavoro. Quattro mesi di anticipo equivarrebbero a 700 milioni di spesa in più, aggiungono spiegando che sono in corso valutazioni tra tecnici del Lavoro e Mef.

L’altra ipotesi in campo

Sarebbe anche allo studio, come scrive ‘Il Sole 24 Ore” che riporta una dichiarazione del  segretario confederale Cisl, Ignazio Ganga, la possibilità di eliminare o ridurre in modo sostanziale il vincolo minimo di 1,5 volte l’assegno sociale per accedere alla pensione di vecchiaia nel sistema contributivo, “che attualmente limita in maniera sostanziale gli accessi al pensionamento, condizionando in particolare le donne e coloro i quali hanno avuto carriere frammentate”.