Una domanda che scotta, e che in rete è bastata per accendere la miccia: “Perché un italiano dovrebbe tifare per lui?”. A scriverla, il celebre giornalista Bruno Vespa. A riceverla, il fuoriclasse Jannik Sinner. E in mezzo, una tempesta digitale che al momento non sembra volersi placare.
Bruno Vespa Sinner, la polemica che incendia X
È
bastato un post su X — l’ex Twitter — per riaccendere il dibattito su patriottismo e sport. Bruno Vespa ha scritto: «Parla tedesco (giusto, è la sua lingua madre), risiede a Montecarlo, si rifiuta di giocare per la nazionale». Una frase secca, tagliente, che arriva dopo la decisione del tennista altoatesino di non prendere parte alla Coppa Davis. E subito dopo: «Onore ad Alvarez che gioca la Coppa Davis con la sua Spagna». “Alvarez”, non Alcaraz. L’errore non è sfuggito ai più, e da lì in poi il social è diventato una piazza.
Nei commenti, una valanga di risposte. “Forza Jannik sempre!!! Lo spagnolo si chiama Alcaraz!!!”, scrive un utente. Un altro ironizza: “Però Alvarez, il grande, irreprensibile Alvarez. Non sapevo facesse anche tennis (Cit.)”. C’è anche chi spera in un profilo hackerato, e chi, più tagliente, scrive: “Sei serio? Prima di parlare di sport inizia a studiare. Poi ricomincia da capo, un centinaio di volte”.
Nel frattempo Sinner ha spiegato, con calma, il perché della sua scelta: «L’importante è partire bene nel 2026, una settimana in più di preparazione cambia». Dichiarazioni rilasciate ai media presenti nel circuito Atp, e riprese da Sky Sport e La Gazzetta dello Sport. Ha parlato di scelte difficili, del peso di due Coppe Davis già vinte. E della necessità di prepararsi al meglio per la nuova stagione.
Bruno Vespa vs Sinner, Salvini e Zoff prendono posizione: “È un orgoglio italiano”
In difesa dell’altoatesino e indiscusso fuoriclasse del tennis Sinner, anche volti noti. Matteo Salvini, ad esempio, che durante un incontro a Milano per la firma del progetto del nuovo conservatorio di Rogoredo, ha detto: «Non farei il processo a Sinner, è un orgoglio italiano». Poi aggiunge, con tono più diretto: «Capisco la rabbia, l’invidia di qualche tennista da salotto, ma godiamoci un campione che ci invidia il mondo».
Dino Zoff, ospite di Un giorno da pecora su Rai Radio1, ha scelto parole di comprensione: «Jannik ci porta già onori e vittorie come italiano. Ci sta che si fermi un attimo».
Più tecnico il giudizio di Paolo Bertolucci, intervistato da Adnkronos: «Era nell’aria. Dopo due Coppe Davis vinte, era prevedibile che saltasse quest’anno. Oggi contano più gli Slam, la Davis ormai è secondaria».