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Piantedosi mostra i muscoli: in arrivo un decreto per le Ong

Cosa prevederebbe il nuovo decreto sulle Ong

Un decreto con cui sia il Paese di bandiera della nave “a farsi carico dell'accoglimento": niente più soste in mare prolungate per quelle di Ong in arrivo

Le indiscrezioni sono sempre più serrate ed attendibili e dicono che il ministro Matteo Piantedosi vuole davvero mostrare i muscoli: è in arrivo un decreto per le Ong. Fonti del Viminale danno per certa la marcata svolta amministrativa voluta dal titolare. Ma quali sarebbero le novità incluse nel novo decreto?

Le fonti: in arrivo un decreto per le Ong

Innanzitutto che i soccorritori dovranno chiedere immediatamente a bordo, ai migranti che sono stati messi in salvo, la manifestazione di interesse. In ordine a cosa? Essa dovrà riguardare l’eventuale domanda di protezione internazionale dei migranti. Lo scopo è far si, posto che il decreto sia varato, che sia il Paese di bandiera della nave “a farsi carico dell’accoglimento del migrante dopo lo sbarco”. Lo dicono all’Ansa fonti definite “vicine al dossier”.

Chiedere subito il porto di sbarco

Il tema è l’annunciato codice di condotta per le Ong, che sarà contenuto in un decreto previsto nelle prossime settimane. Una ulteriore norma andrebbe a prevedere che in caso di intervento in area Sar i soccorritori dovranno chiedere immediatamente un porto di sbarco. E verso lo stesso la nave sarà tenuta a “dirigersi immediatamente dopo il salvataggio, senza restare giorni in mare in attesa di altri possibili soccorsi”. Proprio oggi le autorità italiane hanno autorizzato lo sbarco di 63 migranti a bordo della nave Sea Eye 4 nel porto di Livorno.